E’ quanto afferma, in una nota, il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio. “La sua statura umana, culturale e spirituale, la sua passione per la Calabria e per il Mezzogiorno, la sua vicinanza assidua agli uomini e alle donne del lavoro, la sua solidarietà alle famiglie più povere della nostra terra -prosegue Oliverio- lasciano in quanti lo hanno conosciuto e amato un vuoto enorme, incolmabile. Testimone di vicende drammatiche della vita e della storia della chiesa cosentina e calabrese, egli ha saputo affrontare questi momenti con una grande sofferenza nel cuore, ma anche con il coraggio e la determinazione che solo gli uomini di grande fede possono avere in circostanze simili. Ciò che me lo fece sentire particolarmente vicino furono alcune prese di posizione coraggiose che egli assunse nel corso del suo impegno episcopale e la decisione di riaprire il processo di beatificazione dell’abate calabrese Gioacchino da Fiore, fondatore dell’Ordine Florense”.
“Ai familiari, alla chiesa cosentina e calabrese -conclude Oliverio- giungano il mio cordoglio e la mia vicinanza”.
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