Categories: Cronaca

Variati accoglie a Vicenza il ministro Giovannini

“L’università a Vicenza ha costruito negli anni risultati straordinari su tre pilastri: formazione, ricerca e lavoro. Anche grazie a quello che definisco ‘eroismo’ del mondo dell’impresa che rischia i capitali. Non è un bel momento per la politica, ma il Paese è molto più sano della politica. Al Governo chiediamo quindi un atto di coraggio: lei, signor ministro, non è un politico ma un economista: lasci un segno. Lasci un segno per dare forza a questo sistema che crea sviluppo e occupazione, per premiare questo prototipo virtuoso che unisce università e imprese e produce innovazione”.

Con questo invito al ministro del Lavoro e delle politiche sociali Enrico Giovannini, il sindaco Achille Variati ha concluso il suo saluto introduttivo all’università al convegno “Imprenditoria e territorio, il binomio vincente tra formazione e lavoro”, a cui hanno preso parte anche il presidente della Fondazione studi universitari di Vicenza Silvio Fortuna, l’onorevole Alessandra Moretti, il presidente di Confindustria Vicenza Giuseppe Zigliotto, l’amministratore delegato di Barausse Spa Nazareno Barausse, il segretario provinciale di Cgil Vicenza Marina Bergamin, il ricercatore universitario Giulio Timelli e un rappresentante degli studenti dell’istituto tecnico Rossi. Il dibattito è stato moderato dal direttore de Il Giornale di Vicenza Ario Gervasutti.

Nel suo intervento il sindaco ha rilanciato, anche in veste di delegato Anci per il welfare, la proposta di reciprocità legata al sostegno sociale alle persone in difficoltà economica: “I Comuni – ha detto Variati – hanno un dovere: prendere per mano chi non ce la fa perché in difficoltà economica. Ma bisogna cambiare prospettiva a livello nazionale. No all’assistenzialismo: non bisogna dare senza che ci sia un meccanismo si reciprocità. Chi viene aiutato ed è abile per il lavoro, deve ricambiare impegnandosi in lavori socialmente utili. Il lavoro, inoltre, è parte integrante della dignità di una persona: la reciprocità è quindi anche garanzia di inclusione sociale”.

Prima del convegno il sindaco Achille Variati, accompagnato dall’onorevole Alessandra Moretti, aveva accolto il ministro a Palazzo Trissino: “Il ministro del Lavoro e delle politiche sociali oggi viene in una terra che per la prima volta, in questi anni, sente fortemente la crisi. Se si ferma una locomotiva dell’economia e del lavoro come Vicenza, non c’è scampo per l’Italia – ha detto Variati -. Al ministro chiedo di considerare che queste aree d’Italia devono essere assolutamente aiutate e accompagnate alla ripresa perché va assistito chi perde il passo, ma se non ci sarà in contemporanea qualcuno che produce ricchezza, non ci sarà nulla da distribuire”.

Redazione

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