Categories: Friuli Venezia Giulia

E’, perdersi dentro gli occhi

i naviganti stanchi                                                

Guardandoti allo specchio, leggi negli occhi e non capisci cosa suggeriscono quelle pagine piene di segni strani che non riesci a decifrare. Eppure sai che se appena li costringi nell’angolo potrai scorgere le parole che appariranno come conchiglie scoperte dalla risacca  che le ha tenute coperte. Scopri la tristezza anche se hai tutto. Senti la tristezza dentro la carne e le ossa e sai che forse a mancarti è l’amore. Non quello mercenario, peggio ancora casuale: ma quello di due occhi che guardandoti ti portano via e ti fanno rimanere là dove sei senza una parola, in affanno davanti a quei punti accesi che illuminano la tua notte. E’ l’amore trasparente a farti sognare, a tenerti vivo. Il dolore non passerà. Come le note di violino di Andrè Rieu al mattino quando spalancando le finestre al mondo il tuo cuore si gonfierà come vele di tela grezza. C’è un segno davanti a te che conduce nel silenzio in cui ritrovi le memorie dimenticate in cui giacciono le tue cose perdute in questo tuo viaggiare su mari già solcati da altri naviganti. Raccogli i buoni frutti da alberi antichi e lascia le mescolanze assurde a chi per suo gusto vorrà saggiarle. La vita è tua. I sogni sono tuoi. Non farteli portare via. Le parole lasciale al vento che le porti alle bocche mute di quanti ti hanno svenduto e tradito, perché tu sai che vincerai sempre il tuo giorno fino alla prossima alba! Rimani su quei sentieri che hai iniziato tanti anni fa, nel tempo diverranno strade che di te raccontano all’umile affianco. C’è un tempo che ti è stato negato e hai sentito di smarrirti in questo mare infinito di tante cose buone. Riprendilo tra le tue mani quel tuo tempo d’attesa vana agli angoli di strade nella solitudine più grande di te. E’ il tempo che hai è il tempo che mi vedrà sempre al tuo fianco perché ti sono amico. Ricordati di me quando ti guardi allo specchio. Ricorda la strada fatta assieme distante da città abbandonate al mondo. Purchè ci siano ancora cenni di sorrisi e smarrimenti in un travaso di occhi. Ora che l’hai ripresa con fatica la tua vita, difendila con tutte le parole che hai e non ti sentirai solo anche quando il cielo non ti guarda: ci sono, ci sarò io!  
Redazione

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