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Pescara, Sel presenta mozione in consiglio comunale per abolire legge Bossi Fini

Il consigliere comunale di Sinistra Ecologia Libertà Giovanni Di Iacovo, ha depositato un ordine del giorno per chiedere al consiglio comunale di Pescara di esprimersi riguardo l’abolizione della legge Bossi-Fini. “Stiamo presentando questa delibera” spiegano Giovanni Di Iacovo e Roberto Ettorre (coordinatore comunale Sel Pescara) “in tutt’Italia poiché fa parte di una campagna nazionale lanciata da Sel dal titolo Mai più tragedie nel nostro mare. L’attuale impianto normativo della legge Bossi-Fini “ – proseguono gli esponenti di Sel – “nei fatti non permette un’immigrazione regolare nel nostro paese, andando contro l’articolo 10 della nostra Costituzione che impegna lo Stato ad offrire diritto di asilo a chi ne abbia diritto e lo richieda, ovvero a chi fugge da guerre, carestie o è un perseguitato politico nel proprio paese. La legge viola palesemente il principio del diritto internazionale di non respingimento, in più il permesso di soggiorno legato ad un lavoro effettivo pone i migranti in una situazione di totale ricattabilità rispetto al datore di lavoro producendo tutte quelle storture di cui sentiamo parlare nei giornali: caporalato, incidenti sul lavoro, sfruttamento, fino ad arrivare a casi di vera e propria schiavitù”. Secondo Ettorre e Di Iacovo “gli immigrati rappresentano una ricchezza umana e economica per un paese come il nostro che ha un altissimo tasso d’invecchiamento della popolazione e, secondo il Dossier statistico 2013, elaborato dal Centro studi e ricerche Idos in collaborazione con l’Unar, per i “nuovi italiani” lo stato incassa più di quanto spende. Il rapporto tra la spesa pubblica per l’immigrazione, da una parte, e i contributi previdenziali e le tasse pagate dagli immigrati, dall’altra, mostra che nel 2011 gli introiti dello Stato riconducibili agli immigrati sono stati pari a 13,3 miliardi di euro, mentre le uscite sostenute per loro sono state di 11,9 miliardi, con una differenza in positivo per lo Stato di 1,4 miliardi. Quindi viene sfatato palesemente il mito secondo cui gli immigrati costano troppo all’Italia”. “Abbiamo bisogno di abolire la legge Bossi-Fini e di aprire un corridoio umanitario per evitare che tragedie come quelle di Lampedusa si ripetano, per tornare ad essere quel paese che siamo ovvero un paese con una grande tradizione di accoglienza e di rispetto dei diritti umani, ce lo chiede l’Europa ma, ancora di più, ce lo chiedono le nostre coscienze” concludono Ettorre e Di Iacovo.

Redazione

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