Le vittime hanno rispettivamente 52 e 75 anni. Erano su un’auto parcheggiata in una piazzola della superstrada, nei paraggi dell’abitato di Casemurate, in vista di San Zaccaria. Accanto all’uomo è stato trovato un fucile da caccia. Luciano Tosi, residente all’anagrafe a Ravenna con la madre, è sceso dall 500 dopo aver accostato, ha aperto il portellone, preso il fucile da caccia che deteneva regolarmente e sparato alle spalle a Maria Celli. Poi si è seduto per terra e si è sparato a sua volta, dirigendo il fucile verso il volto.
Nessun messaggio è stato trovato nell’auto o nei pressi del luogo dove e’avvenuta la tragedia per dare una spiegazione di quell’estremo gesto. La terribile scena è stata vista da un’auto di passaggio, che ha notato l’uomo reclinato fuori dall’auto in un lago di sangue.
Luciano Tosi lascia due figli un maschio e una femmina ventenni. Il ragazzo si trova in Svizzera da qualche giorno, dove lavora come cuoco. Ad avvisare la famiglia è stato il dirigente della Mobile, Nicola Gallo, che dopo la tragedia si è recato dalla moglie dell’uomo a Santo Stefano per portarle la drammatica notizia. Luciano Tosi lavorava come camionista.
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