“Vorrei solo sapere – ribadisce la madre del ciclista – come è morto mio figlio, il mio dubbio più grande è che me lo abbiano ucciso perché Marco dava fastidio a qualcuno, non a quelli che vendevano cocaina, dava fastidio al mondo del ciclismo. Penso che abbia pestato i piedi a qualcuno. Marco era così, quello che pensava diceva: ha parlato di doping dicendo che esisteva non solo nel ciclismo ma in tutti gli sport”.
L’avvocato Antonio De Rensis, legale della famiglia Pantani, ha aggiunto. “Noi partiamo da una rilettura dei fatti, pensando che, alla fine, andremo nella stessa direzione delle indagini, senza tesi precostituite. Se ci saranno zone d’ombra andremo avanti senza guardare in faccia nessuno”.
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