Ad eseguire l’arresto i Finanzieri del Nucleo di Polizia tributaria di Venezia, che hanno dato esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare emessa nell’ambito di una più ampia inchiesta contro il colosso delle costruzioni Mantovani. Il poliziotto è accusato di corruzione, accesso abusivo a sistemi informatici, rivelazione di segreti di ufficio e peculato. Per agevolare imprenditori amici, avrebbe cercato e comunicato ad imprenditori veneti informazioni riservate e delicate, attraverso il titolare di una agenzia di body guard, anche lui arrestato. Il tutto in cambio di soldi, omaggi e promesse di contratti di consulenza. Giovanni Preziosa avrebbe ricevuto anche un motore fuoribordo, nuovissimo, per il suo gommone.
Prestò una paletta e un lampeggiante di servizio per rendere più credibile la missione di un manager che doveva fare pressioni per una pratica, poi sbloccata.
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