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Serra San Bruno, all’Einaudi sulle tracce di Norman Douglas

Domani, sabato 11 maggio, all’Istituto d’istruzione superiore “L.Einaudi” nell’ambito delle iniziative relative agli incontri con gli autori, per il mese dei libri, verrà presentato “Sulle tracce di Norman Douglas”, scritto da Francesco Bevilacqua, scrittore e naturalista che ha pubblicato diverse guide e saggi sulla natura della Calabria, grazie alla sua grande passione per l’escursione e l’esplorazione.

Ripercorrendo l’itinerario che ha visto protagonista lo scrittore inglese, Bevilacqua appassionato esteta della natura più misteriosa, ripercorre il viaggio compiuto dallo scrittore inglese e coglie la bellezza, il fascino e il rapporto spirituale che aveva vissuto l’autore di “Old Calabria”, uno dei libri di viaggio più importanti e più letti della letteratura mondiale. Questo viaggio che Bevilacqua compie insieme al suo compagno attraverso un dialogo ideale e spirituale, si intreccia con la sua esperienza di escursionista ed esploratore delle montagne calabresi, ma è anche un itinerario spirituale e uno specchio in cui Bevilacqua riflette il suo rapporto con la montagna calabrese in una dimensione speculare con Douglas, raccontando la vita trasgressiva ma anche raffinata e avventurosa di questo aristocratico che ha nel sangue sia radici tedesche che inglesi. Ma dentro questo viaggio si legge anche il rapporto speculare tra l’essere cosmopolita e senza patria di Douglas, e invece  la ricerca delle radici di Bevilacqua nella sua terra, la Calabria, sposando l’antropologia filosofica della “restanza”.

“Old Calabria” pubblicato per la prima volta nel 1915 (racchiude i due primi viaggi, 1907 e 1909 per portare soccorso ai terremotati); ma Douglas ci tornò  altre 5 volte, fino al 1947. Norman, “si spinse – afferma Bevilacqua – sin dove nessun altro viaggiatore straniero era mai stato, con uno spirito autenticamente esplorativo”, testimoniando così il profondo legame che instaurò lo scrittore inglese, libertino e anticonformista, con la Calabria. Nato nel 1968 in Austria, Douglas morì suicida a Capri nel 1952, dove è sepolto.

Nel  rapporto con i luoghi l’uomo sperimenta la propria identità culturale e spirituale. L’ultimo libro di Francesco Bevilacqua, “Sulle tracce di Norman Douglas”( Rubbettino editore) approfondisce questa esperienza. Captando come un rabdomante il linguaggio segreto delle montagne calabresi, così come evocato nei famigerati versi delle  “corrispondences” da Baudelaire, Bevilacqua è riuscito a identificare il “genius loci”, attraverso la contemplazione della natura e sperimentando l’estetica del sublime.

Redazione

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