Il destinatario del provvedimento è indagato dalla Procura di Lecce per usura ed esercizio abusivo di attività creditizia. Il sequestro preventivo è stato emesso dal Gip del Tribunale di Lecce Simona Panzera su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica Giuseppe Capoccia. Gli investigatori hanno evidenziato la sproporzione tra gli esigui redditi dichiarati da Alberto Trisolino e l’ingente patrimonio a lui riconducibile, frutto, secondo l’ipotesi accusatoria, di interessi usurari con tassi dal 60 sino al 212% annui praticati a imprenditori e commercianti in difficoltà economiche, molti dei quali costretti a vendergli attività d’impresa e immobili a costi irrisori. Per nascondere la reale provenienza del danaro, l’usuraio simulava la vendita di terreni alle sue vittime e in un caso, a seguito di un prestito di 51 mila euro, si è impossessato di una ditta del valore di 105 mila euro. Per evitare la riconducibilità a sè dell’ingente patrimonio, Trisolino, 76 anni, lo aveva intestato alla moglie e ai tre figli ma ne curava l’amministrazione.
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