Latisana, Cittadella della salute plauso Cda della Umberto I

“Non possiamo che essere soddisfatti dell’accordo raggiunto tra istituzioni e dell’intervento che prevede l’importante progetto”. Così Franco Fedrigo-Perissutti, presidente del Cda dell’Asp “Umberto I” di Latisana, a pochi giorni dalla firma dell’accordo che sancisce la piena condivisione delle finalità e dei contenuti del progetto “Cittadella della Salute”. Accordo che disciplina i reciproci impegni dal punto di vista gestionale tra Comune di Latisana, Azienda sanitaria 5 “Bassa Friulana” e la stessa casa di riposo Asp “Umberto I”.  “Si tratta di un’iniziativa lodevole, che nasce dalla sinergia fattiva e costruttiva tra diversi enti – dice Fedrigo-Perissutti, rendendo noti l’opinione e il pensiero dell’intero Consiglio di amministrazione dell’Asp -. Permetterà alla nostra casa di riposo di operare con maggiori risorse, senza che ciò comporti un aumento delle rette né un aumento di spese da parte dell’istituto. Tanti i vantaggi e i benefici: economie di scala e prezzi più accessibili. Non solo: l’offerta, per i nostri ospiti, sarà ancora migliore, di eccellenza, grazie alla collaborazione che si instaurerà col personale, altamente preparato, dell’Azienda sanitaria”. La “Cittadella della Salute” permetterà di ampliare, infatti, anche il numero di posti letto per anziani non autosufficienti, rispondendo così all’elevato numero di richieste di ospitalità presenti sul territorio, scorrendo di fatto la lista d’attesa. Oggi la “Umberto I” accoglie 56 tra nonni e nonne, cui si aggiungono 8 ospiti nel Centro diurno.   “Questo aspetto è molto importante – sottolinea Fedrigo-Perissutti, che spiega, dati alla mano, l’aumento delle richieste di accoglienza in casa di riposo -; nel 2007 la lista d’attesa era di 30-35 domande. Cifra che, negli anni, è costantemente cresciuta fino ad arrivare, oggi, a circa 60 istanze. Al momento, in media, siamo capaci di soddisfare una domanda al mese: per riuscire ad accoglierle tutte, quindi, allo stato attuale ci vorranno anni. Grazie al nuovo progetto, invece, la lista di fatto scorrerà molto di più, dando la possibilità anche a chi ora è accolto in altre case di riposo, ad esempio a Udine o a Palmanova, di tornare nella sua terra per trascorrere più vicino ai suoi cari e ai suoi luoghi natii gli ultimi anni dell’esistenza. Molti sono gli anziani, infatti, che ci chiedono di tornare”. Le case di riposo attive tra Latisana e San Giorgio di Nogaro sono, rispettivamente, l’Asp “Umberto I” e la “Chiabà”: insieme contano una lista d’attesa che sfiora le 200 domande. Entrambe le strutture sono oggetto di una costante opera di miglioramento e messa in sicurezza, per garantire agli ospiti i migliori standard di assistenza e confort. Tra breve, non a caso, la “Umberto I”, una delle poche in regione, otterrà il Cpi, ovvero il “Certificato di prevenzione incendi” rilasciato dal Comando dei Vigili del fuoco. Gli ultimi lavori di miglioria all’Asp latisanese sono stati eseguiti sulla struttura a cavallo tra il 2009 e il 2010 e i locali, grazie a un finanziamento erogato ad hoc dalla Regione, sono oggi interamente climatizzati.   http://www.comune.latisana.ud.it/ http://www.salvatorebenigno.com/ http://www.umberto-primo.it/   Il sindaco di Latisana, Salvatore Benigno, è anche su Facebook

Redazione

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