Aveva puntato tutto sullo sport per uscire dall’anoressia ma non è riuscita a superare la depressione che l’ha spinta al suicidio. E’ morta appena diciottenne Maria Paola Rauso, giocatrice di rugby.
Poche parole su un biglietto trovato nella casa di famiglia a San Tammaro dalla zia, che era passata per vedere se avesse bisogno di qualcosa. “Vi voglio bene, perdonatemi”. Poi una corda e l’addio alla vita. Vana la corsa in ospedale a Santa Maria Capua Vetere. Per Maria Paola Rauso, 18 anni, non c’è più nulla da fare. In ospedale, dal pomeriggio, stanno arrivando anche diverse compagne di Liceo, frequentava l’ultimo anno del classico al Nevio e le compagne della squadra di rugby di Santa Maria, con le quali aveva giocato fino alla fine della scorsa stagione arrivando anche a disputare le finali nazionali del “Girone Elite” di rugby femminile. Il presidente del “Rugby Clan”, la squadra maschile di Santa Maria Capua Vetere che milita in serie C, si è attivato con la federazione per annullare la partita di domenica prossima.
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