Nuovi particolari sull’indagine che si è abbattuta sul Policlinico di Modena con nove cardiologi arrestati per sperimentazioni abusive su pazienti ignari, tra cui l’ex primaria Maria Grazia Modena. Poiché l’azienda ospedaliera è anche universitaria, inevitabile per il rettore finire sotto inchiesta. C’è anche Aldo Tomasi tra le 67 persone indagate dalla Procura di Modena. Insieme a lui, compare nella lista il suo predecessore Gian Carlo Pellacani, oggi consigliere del PdL a Modena. Resta da capire se i loro nomi siano ancora sotto la lente degli investigatori o se si profili un’archiviazione delle accuse. L’ufficio legale dell’ateneo sta aspettando la chiusura dell’inchiesta per accertarlo. Per il Policlinico è indagato l’ex direttore generale Stefano Cencetti. “Sì, sono indagato per omissione d’atti d’ufficio — ha dichiarato ai media locali — ho ricevuto l’avviso di garanzia venerdì scorso. L’accusa riguarda un unico caso, una sperimentazione clandestina di cui però non sapevo nulla. Sono sconvolto per gli arresti dei cardiologi che lavoravano al Policlinico tra il 2009 e il 2011, ma io ripeto che ero all’oscuro di tutto. Appena ho saputo delle sperimentazioni abusive ho iniziato a collaborare con gli investigatori, le ricerche venivano fatte alle mie spalle”.
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