Addio province di Crotone e di Vibo Valentia?

Addio provincia? Sembrerebbe proprio di sì, in seguito alla decisione presa, mercoledì 31 ottobre, dal Consiglio dei Ministri. Invece, non dobbiamo spegnere le speranze, sia perchè il 6 novembre dovrebbe pronunciarsi, sull’argomento, la Corte Costituzionale sia perchè disponiamo di due anni di tempo per poter convincere i vari partiti politici che sarebbe un gravissimno errore eliminare le province. Qualche giornalista ha definito “stortignaccola” questa riforma, perchè avrebbero dovuto sopprimere tutte le province. “Da qui – asserisce testualmente Pierluigi Magnaschi – la decisione tartufesca, non di abolire tutte le province, ma di ridurre il numero, ricorrendo a due criteri a caso e cioè la dimensione demografica (almeno 350 mila abitanti) e territoriale (almeno 2.500 chilometri quadrati). “Ma con questo criterio – continua a scrivere il Magnaschi – si è finito per mettere un territorio provinciale contro l’altro. Dalla riforma, infatti, scaturiscono province divoranti e province divorate”. Noi verremmo ad essere divorate (vada il termine) da Catanzaro e non già da Cosenza come aveva stabilito all’inizio il Governo del sen. Monti. Infatti, il Sindaco di Catanzaro rag. Abramo si è subito premurato di inviare, nella giornata di martedì scorso, un consigliere regionale (guarda un pò: nativo di Santa Severina) a Roma al fine di perorare la causa di loro interesse e, cioè, di rientrare, Crotone e Vibo Valentia, nella vecchia provincia. Purtroppo, la nostra classe politica, invece, ha dimostrato di non voler perdere tempo per cercare di difendere la provincia di Crotone. Se ne sono stati comodamente accovacciati nelle loro poltrone. Ora sta a noi cittadini cercare di difenderla in ogni maniera. Anche coloro i quali sono arrabiatissimi, nei confronti dell’Ente Provincia, per lo spreco di denaro che è avvenuto in varie parti d’Italia. Difendere la provincia vuol dire non essere destinati a divenire come cento anni or sono. Vale a dire: un semplice borgo marinaro. Dove – tra parentesi dobbiamo affermare – non è più neanche possibile pescare, causa le varie piattaforme dell’Eni. Rodolfo Bava  

Redazione

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