Un tecnico di football americano under 18, Maurizio V., 54 anni, è finito in manette con l’accusa di violenza sessuale di gruppo ai danni di un giocatore 17enne. Alla base della denuncia, presentata dai genitori del minore, c’è una cerimonia di iniziazione, il cosiddetto “battesimo”, praticata dai compagni di squadra sulle “matricole” che si preparano ad affrontare la loro prima partita importante. Il ragazzo è stato denudato e tenuto fermo da due coetanei. Il rito del “battesimo” prevedeva che fosse colpito con mani o cinghie, ma l’allenatore si sarebbe spinto oltre, palpeggiando il 17enne. Il ragazzo ha raccontato tutto ai genitori, che hanno sporto denuncia.
Hanno scoperto così che l’allenatore ha precedenti specifici per lesioni e ha un processo in corso per abusi sessuali commessi ai danni di una ragazzina delle medie, sua allieva a Turbigo.
Il gip di Busto Arsizio ha ordinato la custodia cautelare e per l’uomo, arrestato in casa della ex moglie per violenza sessuale di gruppo, si sono aperte le porte del carcere.
Denunciati a piede libero i due minorenni che hanno partecipato al “battesimo”. Alla polizia l’uomo ha cercato di sminuire i fatti parlando di “goliardate”.
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