L’Italia procede a piccoli passi sull’orlo del fallimento. Prima un maxi emendamento, come voleva Tremonti ma soprattutto il Quirinale, poi più avanti con un decreto e dei disegni di legge. Decisione che ha fatto infuriare la Lega Nord e cadere le braccia a Berlusconi e ai tanti ministri pidiellini convinti che anche stavolta Tremonti ci abbia messo lo zampino: “Ha fatto asse con il Colle per bloccarci!”.
Con il maxi emendamento al decreto di Stabilità si capirà in tempi brevi se esistono i numeri in Parlamento per approvare le misure previste. Sempre che ci si arrivi ad un voto a metà novembre, e che le grandi manovre che stanno terremotando il PdL non costringano il premier a prendere atto subito di una crisi ormai nei fatti.
E’ una situazione insostenibile per il Paese che ha vissuto prima la scissione nel PdL con Gianfranco Fini fuori dal partito e ora sta subendo la guerra intestina di Giulio Tremonti e dei vari capo corrente. L’Italia è in un baratro. Le dimissioni di Silvio Berlusconi lascerebbero il Paese in una confusione totale in assenza di alternative reali come va ripetendo Angelino Alfano. La permanenza del Cavaliere alla guida dell’Italia non giova alla nostra immagine. Non rimane che la strada di un compromesso, una grande coalizione, un governo che affronti le emergenze con le massime convergenze. L’Italia sarà in grado di fare quadrato? Lo speriamo nell’interesse di tutti gli Italiani.
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