Due operai sono morti in un pozzo per cause in corso di accertamento: esalazioni tossiche o il cedimento delle pareti della cavità. Secondo una prima ricostruzione dei fatti il primo lavoratore era impegnato nell’opera di scavo quando è stato colto da malore. Il suo collega è sopraggiunto con l’intento di prestargli soccorso, non riuscendo più ad uscire. Il pozzo si trova in località Pizzone Cassante, zona di campagna di Somma Vesuviana (NA), all’ombra del vulcano.
L’incidente è costato la vita ad Antonio Annunziata, 63 anni, e Alfonso Peluso, di 54, entrambi di Ottaviano (NA). Il pozzo, esistente da tempo, doveva essere ampliato per migliorare la raccolta delle acque ed evitare gli allagamenti, molto frequenti in zona in occasione di temporali. I due erano già morti quando i carabinieri hanno raggiunto il luogo dell’incidente. I corpi, recuperati ad una profondità di 8-9 metri, saranno ora sottoposti ad autopsia per chiarire le cause del decesso.
Un dramma che fa tornare d’attualità la scarsa sicurezza nei cantieri italiani e nei posti di lavoro in genere che costa la vita ogni anno a tantissime persone.
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