“Poi ne riparliamo a gennaio…”. Parole di Umberto Bossi pronunciate a Silvio Berlusconi. Un’agonia che si allunga per il Paese. Una agonia che potrebbe finire anche prima quando si voterà la sfiducia al ministro Saverio Romano. Così, forte della sponda offerta dalla Lega Nord, il Cavaliere è potuto salire baldanzoso al Quirinale per conferire con il Capo dello Stato. Un colloquio richiesto da palazzo Chigi il giorno prima, per capire dalla viva voce di Napolitano il significato di quella sorta di “consultazioni” che hanno fatto irritare e preoccupare il Cavaliere. La giustizia è sempre il tormentone che accompagna ogni incontro di Berlusconi al Quirinale. “Sono un perseguitato, per fortuna ho trovato un Gip a Napoli che ha acclarato quello che vado dicendo da tempo. La competenza sull’inchiesta Tarantini è di Roma”.
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