“Siamo alle solite. Ennesima esternazione di Sergio Marchionne al meeting di CL a Rimini, che non ha mai fatto mistero dell’assoluta incertezza su cui poggia la volontà di investimento serio da parte di Fiat nel nostro Paese. Oggi ha confermato l’impegno su Pomigliano, mentre ha dichiarato di avere fermato Grugliasco e Mirafiori, in attesa di avere la certezza della governabilità degli stabilimenti. Crediamo che, in realtà, sia in attesa di comprendere come vanno i mercati, avendo investito strategicamente nel settore finanziario, più che in quello industriale e dell’innovazione. La sentenza del giudice di Torino potrebbe rappresentare la possibile exit strategy, utile a Sergio Marchionne per cammuffare altre ragioni. La politica pretenda maggiore chiarezza, invece di confezionare giustificazioni alla Fiat o addirittura articoli nella manovra finanziaria “ad aziendam”. Le parole di Marchionne ci dicono per l’ennesima volta che “il re è nudo”, e forse non è il caso di stendergli ancora tappeti rossi”. E’ quanto dichiara in una nota Monica Cerutti, Sinistra Ecologia Libertà.
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