Cronaca

Copia forense: a chi rivolgersi per chiederne una?

La copia forense è uno strumento fondamentale per dimostrare la propria tesi in sede processuale. Consente infatti di portare nelle varie fasi del processo prove chiare, inconfutabili e soprattutto utilizzabili.

Ne parliamo qui, fornendo una panoramica di questi strumenti, sulle tecniche di realizzazione e sulle caratteristiche che devono avere. Soprattutto, offriremo consigli utili per individuare il professionista più adatto alla produzione della copia forense

Cos’è la copia forense e cosa serve

La copia forense può essere definita come la copia di un dato o di un contenuto digitale che viene prodotta al fine di fungere come prova in sede processuale o pre-processuale. Il termine copia sta a indicare l’assoluta corrispondenza rispetto al dato e al contenuto originario. Il termine forense fa invece riferimento al suo utilizzo principale. 

La copia forense ha acquisito un’importanza capitale soprattutto negli ultimi anni. Buona parte delle interazioni, e quindi delle prove di un reato o di un illecito, si verificano oggi online o in un contesto digitale. Allo stesso tempo, sono aumentati i reati e gli illeciti di natura informatica. E’ nata dunque l’esigenza di produrre una copia delle prove, una copia che possa rispondere a precise caratteristiche, in una prospettiva di rispetto delle formalità processuali. 

  • Precisione. La copia forense dev’essere identica all’originale. Ciò vale non solo per il mero contenuto, ma anche per i formalismi e gli estetisti. Ovvero, per la formattazione.
  • Completezza. La copia forense dev’essere completa, ovvero comprendere tutti gli elementi che compongono il dato o il contenuto, anche quelli non visibili a primo acchito (es. scrittura di codice).
  • Conservabilità. La copia forense dev’essere prodotta in modo tale da rendere possibile la conservazione e la duplicazione. Un’esigenza ineludibile, se si considerano le tempistiche dei processi giudiziari.
  • Coerenza con il protocollo ufficiale. La copia forense dev’essere prodotta secondo il protocollo stabilito dalla normativa, la quale comprende – per esempio – anche l’impiego di una strumentazione specifica e di altrettanto specifici software.

Come si produce una copia forense

La produzione di copie forense è una questione complessa, che coinvolge aspetti tecnici di livello avanzato. Possiamo però fornire una panoramica delle tre metodologie più diffuse.

  • Acquisizione fisica. Tale metodo prevede la copia della struttura dei file, dei dati di sistema e degli elementi nascosti o eliminati. E’ il metodo più dispendioso in termini di tempo, ma anche quello più preciso.
  • Acquisizione logica. Metodo riservato soprattutto ai cellulari, più veloce e conveniente ma anche meno preciso. Consiste nell’estrazione dei dati mediante workstation e relativo software. Lo scopo è produrre una estrazione efficace ma senza compromettere i dati medesimi.
  • Chip-off. Questo metodo consiste nel recupero della memoria flash dei cellulari. La memoria viene rimossa e di essa si ricava una copia. Da questa copia, infine, si estraggono i dati desiderati.

A chi affidarsi

Da un punto di vista prettamente legale, tutti possono produrre una copia forense. D’altronde, tutti possono assumere il ruolo di Consulente Tecnico di Parte, che è la figura materialmente preposta a produrre e analizzare gli elementi probatori per conto di una parte. Paradossalmente, possono interpretare il ruolo di Consulente Tecnico di Parte, e quindi di produttore della copia forense, anche parenti o amici. 

Tuttavia, non è affatto una buona idea. Produrre una copia forense, come abbiamo visto, non significa affatto fare copia-incolla. Il rischio è di portare in procedimento un elemento apparentemente probatorio, ma che non può essere utilizzato.

Il consiglio, dunque, è di rivolgersi a dei professionisti. Quali nello specifico? Il professionista più adeguato è colui che vanta esperienza sia in ambito forense sia in ambito informatico. Insomma, non è sufficiente saperne di legge e procedimenti per produrre una buona copia forense, come non è sufficiente saperne di informatica, finanche a livello di un hacker.

Ora, valutare le competenze di un professionista che appartiene a un settore specialistico, di cui non si posseggono competenze, è molto difficile. Un buon modo per farlo è analizzare i feedback degli ex clienti. Questi professionisti si promuovono in rete, sono presenti su internet, dunque non dovrebbe essere difficile trovare feedback qualificati. Per il resto, è utile informasi sulla storia  professionale, chiedere e ottenere informazioni sui processi cui ha partecipato (privacy permettendo), sulle collaborazioni che ha stipulato nel corso degli anni.

Redazione

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