Di Vincenzo Calafiore
18 Settembre 2023 Udine
“ fino a quando ci sarà tempo io sarò in te
come tu sarai sempre con me; così ogni notte
trovo le parole per dirti domani che t’amo…”.
( Vincenzo Calafiore)
La sera mi addormento e sogno il sogno più bello, perché voglio sognare il mare, e nel sogno con una barca raggiungo il mare più vicino al cielo, sogno trattenendo il respiro e rimango ad ascoltare quanto profondo sia il tuo respiro; mi chiedo se sono nei tuoi sogni, se mi ami ancora davvero. Qualche volta sogno un vento d’Africa che piega gli alberi e leva la terra, qualche volta vele e torno a navigare; così succede che vengo a trovarti per poterti ancora amare, e c’è mare, un mare che divide dal quel mio continuo cercarti o volerti come un viaggio già fatto o da fare assieme a uomini e donne viaggiatori e sognatori come te, come noi. A volte sono e mi sento come un pesce intrappolato in una rete che mi porterà chissà dove, forse sarà la necessità di guardarti negli occhi mentre le mie labbra sussurrano verbo antico, assieme a tanti uomini e donne viaggiatori che viaggiano nei sogni passati di mano. Questo è l’amore che ferisce per sua stessa mano o porta lontano come un vecchio treno a vapore di stazione in stazione di un universo ristretto a volte negli orli di occhi che stanno a guardare un sogno che appena sfiorato già se ne va. L’amore come carte nautiche da decifrare in quelle lunghe notti vuote con niente da imparare; se fossi bravo ti disegnerei su tutti i muri di città abbandonate per farti tornare o per incontrarti magari a un crocevia. E’ dunque viaggio? Viaggio da compiersi assieme su strade che portano al mare o da cui poterlo guardare per continuare a sognare o sperare che tu mi ami ancora come quel “ giorno “ di pioggia e di ombre, per nascondersi o nasconderci al mondo. Se avessi ancora parole ti parlerei, se fossi gabbiano ti porterei via, ma sono un uomo che si frantuma come cristallo o annega nella tempesta. Fino a quando ci sarà tempo io sarò in te come tu sarai sempre con me; così ogni notte trovo le parole per dirti domani che t’amo solo se tu sapessi o volessi, solo se tu saresti o potresti essere luce che ombra.
Che sogno… è la vita! Quando a mescolar le ore ci sono i tuoi occhi e il tuo sorriso! Te lo dico sempre come fosse una canzone, come fossi a raccontar di un sogno che mi vede sempre sconfitto nei tuoi riflessi, nei tuoi gesti, da quel tuo ti amo in punta di labbra appena sussurro, o alito di vento che mi fa vela per farmi viaggiare, per farmi sognare.
Ti abbraccio ed è come stringere un fascio di lavanda che lascia di se fragranza nell’aria, nelle mani sulla pelle se appena ti muovi.
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