“Il piano Ue che prevede una forte limitazione della pesca a strascico entro il 2030 è una follia. In Toscana ci sono circa 200 imbarcazioni interessate e oltre il 50% dello sbarcato di pesce in tutta la regione: si parla di 400 lavoratori diretti più 200 dell’indotto. Senza la pesca a strascico andrebbero tutti a casa, perché diventerebbe impossibile gestire i costi di gestione dei mercati ittici di Livorno, Viareggio, Argentario e Castiglione della Pescaia”.
A dirlo è il vicepresidente e referente del settore pesca di Fedagripesca Confcooperative Toscana, Andrea Bartoli, a proposito del piano Ue promosso dal Commissario alla Pesca ed all’Ambiente Virginijus Sinkevicius. Venerdì 23 giugno sono previste iniziative nei porti italiani e toscani con l’obiettivo di salvaguardare il settore.
“Come Fedagripesca Toscana – dice Bartoli – ci faremo sentire perché questo piano può portare alla chiusura delle attività di pesca in porti come Livorno e Viareggio. Questo piano della Ue può essere una mazzata colossale per tutto il settore e un grave danno per i nostri territori. C’è pure il rischio di un aumento delle importazioni da Paesi in cui non vengono rispettate le regole su ambiente, sicurezza e lavoro”.
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