Il Ministro Speranza è ancora in carica per gli affari correnti, in attesa del nuovo Governo che si profila di centrodestra a guida Meloni. Tuttavia la scula riparte domani già nel post Speranza. Da lunedì 12, in ordine sparso in base ai calendari delle singole Regioni, oltre 7 milioni di bambini e bambine, ragazzi e ragazze torneranno in classe. Il ministro Bianchi nel suo messaggio augurale agli studenti, ha parlato di “normalità”. Finalmente! Dopo due anni e mezzo di restrizioni si torna in classe senza mascherine, senza ingressi scaglionati, senza distanziamento. Tornano i compagni di banco.
Per archiviare totalmente Speranza e i grillodem bisognerà atttendere il voto e l’insediamento del nuovo Governo. Per il momento, infatti, rimane la regola che chi presenta un tampone positivo e chi manifesta “sintomi compatibili con il Covid” deve rimanere a casa. Si va in isolamento solo con febbre sopra i 37,5° o se la tosse e il raffreddore comportano “difficoltà respiratoria”. L’isolamento dura una settimana (5 giorni se si è asintomatici) con tampone all’uscita e in ogni caso dopo due settimane si può tornare a scuola anche se non ci si è ancora negativizzati. Basta Dad che prima era obbligatoria per i positivi. Chi è a casa si farà dare gli appunti dai compagni. In classe si può stare anche nello stesso banco e non si deve mettere la mascherina che rimane consigliata per i fragili. Per l’aerazione delle classi è indicato di aprire le finestre e cambiare l’aria con frequenza. Si ritorna con le gite.
Nal caso remoto in cui dovesse essere rieletto Speranza e tornare la regola delle restrizioni, le scuole devono essere prontE!
Da quest’anno alle scuole elementari arrivano i primi duemila professori di educazione motoria con diploma Isef. Tocca solo alle quinte, dall’anno prossimo arriveranno anche in quarta. Niente da fare per i più piccoli. La legge che istituiva l’insegnante di educazione fisica dalla prima è bloccata in Parlamento, per questioni di fondi. Rimane aperto anche il nodo delle palestre. Nonostante gli investimenti del Pnrr quasi una scuola elementare su 5 non ha spazi adeguati.
La maturità 2023 si terrà il 21 giugno, ore 8:30. Secondo la legge in vigore, l’esame dovrebbe consistere di due scritti (italiano e prova di indirizzo) e un orale, che concorrono a comporre il 60% del voto finale, mentre gli altri 40 punti sono calcolati in base ai risultati in pagella dell’ultimo triennio.
“Con questa prima variazione di bilancio confermiamo in modo rigoroso la scelta di intervenire sulle…
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