Chiedono di abolire il numero chiuso alle facoltà di Medicina. È il fronte delle Regioni che sollecita il Governo. “Se non si trovano medici significa che il sistema formativo non funziona e mortifica centinaia di giovani che non riescono ad accedere”. L’assessore regionale alla sanità laziale Alessio D’Amato si unisce alle richieste dei colleghi che chiedono con insistenza l’abolizione del numero chiuso.
Per il presidente della Crui, Ferruccio Resta, “non è un problema di numero chiuso ma serve il coraggio della pianificazione e delle priorità su cui investire. Il ministro dell’Università e della Ricerca Cristina Messa replica. “Dall’anno accademico 2022-2023 ci sarà già un grande cambiamento per accedere alla facoltà di medicina: non più una sola data, ma un percorso che consenta ai ragazzi dalla IV superiore di prepararsi, autovalutarsi e poter tentare più volte nel corso dell’anno il test”. “Il numero chiuso è necessario, per mantenere alta la qualità, sia nel caso di una selezione all’ingresso sia nel caso di “sbarramento” al secondo anno di università, come accade in Francia”.
È stato sottoscritto dall’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro e il vicepresidente vicario di ANCI…
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