Sono sempre di più le persone che cercano di reinventarsi e rimettersi in gioco per migliorare la qualità della propria vita e far fruttare i propri guadagni in un investimento affidabile. Uno di questi business in rapida crescita è quello delle lavanderie automatiche. Vediamo tutto quello che c’è da sapere su questa attività: i costi, gli iter da seguire, i vantaggi e, naturalmente, le opportunità di guadagno.
Il primo vantaggio è che non servono competenze specifiche per aprire una lavanderia self-service, dunque è un tipo di investimento adatto a chiunque voglia sperimentare un nuovo tipo di attività. I bassi costi e il ridotto tempo di gestione lo rendono un business molto attraente per chi cerca nuove opportunità. La domanda, inoltre, è in continua crescita, soprattutto nelle città, dove non sarà difficile trovare delle aree ancora scoperte in cui aprire la propria lavanderia creando un business proficuo. Tuttavia la scelta del luogo è fondamentale, in quanto può determinare il successo o il fallimento dell’attività.
Per questo è opportuno posizionarsi in una zona con molta affluenza, vicino a centri abitati e a negozi, in un locale che sia visibile dalla strada, magari con possibilità di parcheggio e dove non siano presenti altre lavanderie. Dunque, prima di lanciarsi in questa attività è necessario studiare bene il luogo adatto, tenendo conto che le categorie di cliente tipo sono studenti, professionisti e turisti. Anche se le lavanderie automatiche sono sempre più usate da tutti – specialmente per lavare articoli scomodi e ingombranti, come coperte, piumoni ecc – aprirne una vicino ad università, uffici e hotel sarà sicuramente una mossa strategica.
per aprire una qualunque attività è necessario seguire un iter burocratico, e le lavanderie a gettori non fanno eccezioni. Per prima cosa, bisognerà iscriversi alla Camera di Commercio al Registro Delle Imprese, aprire una Partita Iva e le relative posizioni fiscali e previdenziali (INPS ed INAIL). Servirà poi comunicare al Comune l’inizio dell’attività con almeno 30 giorni di preavviso e inviare una Comunicazione Unica di avvio attività alla Camera di Commercio (tramite PEC). In ultimo, bisognerà richiedere il permesso per esporre l’insegna fuori dal punto vendita.
Le lavanderie automatiche sono considerate attività a “bassi costi vivi”, questo perché non è necessario assumere dipendenti e si azzera il costo del personale. In pratica, gli unici costi da sostenere (oltre all’investimento iniziale) sono quelli dell’affitto, della manutenzione e delle bollette.
Parlando in numeri, l’investimento totale varia dai 30.000 € ai 60.000€ a seconda del locale e della sua grandezza, della zona e del numero di macchine. A incidere di più sull’investimento sono le attrezzature, ed è scontato dire che sono necessari apparecchi di alta qualità. A questo proposito, per un locale che si aggira intorno ai 40mq, sarebbe ideale possedere almeno 4 lavatrici e due asciugatrici. Oltre a questo, è necessario un dispenser di detersivi e magari delle sedie, dei distributori automatici o dei porta riviste per rendere più piacevole la permanenza dei clienti in attesa del loro bucato. Dato che si tratta di un locale self-service, sarebbe utile anche un impianto di sorveglianza.
I margini di guadagno di una lavanderia sembrano essere stabili: non è un’attività soggetta a fluttuazioni ed è facile incrementare i guadagni aumentando i servizi offerti e migliorando la permanenza nel locale. Se l’attività è stata ideata bene, e la scelta del luogo è azzeccata, nell’arco di due anni si dovrebbero iniziare a produrre guadagni soddisfacenti. Come in tutte le attività, infatti, è necessario un margine di tempo per ammortizzare i costi iniziali.
Secondo alcune stime, comunque, è possibile raggiungere anche 80.000 euro di guadagno annuo lordo. Come abbiamo visto, il business delle lavanderie automatiche porta numerosi vantaggi, buone possibilità di guadagno e costi relativamente bassi. Il consiglio è di spendere molto tempo nella scelta del luogo, dopodiché la strada sarà tutta in discesa.
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