Sicilia

Nella provincia di Catania nasce il Museo diffuso delle opere dei Gagini

Il ricco patrimonio artistico dei Gagini entra a far parte di un Museo diffuso che si snoderà all’interno della provincia di Catania con lo scopo di valorizzare le opere riferibili alla famosa famiglia di scultori del ‘500 proveniente da Bissone, sul lago di Lugano, molto attivi in Sicilia tra il XV e il XVI secolo. L’iniziativa è stata voluta dalla Soprintendenza dei Beni Culturali di Catania, diretta da Donatella Aprile, con la collaborazione dell’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, amministrato da Alberto Samonà, all’interno del progetto “Sicilia terra di approdi”. L’iniziativa è accompagnata da una mostra che resterà visitabile fino al 25.04.2022.

I luoghi in cui le opere sono custodite sono parte integrante del progetto che prende in considerazione non la singola opera vista all’interno della singola struttura monumentale, ma il contesto storico-artistico in cui è inserita, con lo scopo di creare itinerari tematici.

La realizzazione di itinerari tematici, quale quello realizzato con il Museo diffuso dei Gagini è una delle azioni su cui il Governo regionale è fortemente impegnato e rappresenta anche l’avvio di un più ampio progetto che coinvolge Sicilia e Calabria, dove le opere dei grandi scultori sono ampiamente testimoniate.

I Gagini furono grandi imprenditori, artisti straordinari, creatori di impresa e artefici di bellezza, interpreti di un linguaggio artistico originale, sintesi tra il Gotico e l’Umanesimo. Valorizzare la loro opera attraverso l’idea di un museo diffuso costituisce un modo per creare connessioni interessanti attraverso i diversi territori in cui si sono trovati ad operare, offrendo un processo di valorizzazione delle macro aree attraversp stimolanti esperienze di viaggio da rivolgere a un’utenza turistico-culturale internazionale.

La realizzazione del Museo diffuso è frutto di un ampio lavoro di collaborazioni sul territorio che ha doinvolto numerosi Comuni, Facoltà Universitarie, Accademie, Istituzioni Scolastiche e Associazioni culturali che ha consentito di lavorare a un approfondimento delle ricerche storiche e documentarie per favorire la conoscenza, la valorizzazione e l’eventuale restauro delle opere individuate.

Finalità determinante è stata la progressiva riscoperta del “locale” attraverso la riqualificazione di itinerari culturali e turistici tra i centri del calatino e del comprensorio jonico-etneo: Militello, Bronte, Castiglione di Sicilia, Linguaglossa, Vizzini, Randazzo, Caltagirone, avendo anche come riferimento l’incontro con i centri calabresi dove si custodiscono tesori di straordinaria bellezza, risultato dei gusti di committenti che hanno contribuito a scrivere la storia del Rinascimento.

Il progetto si avvale della consulenza del prof. Pasquale Faenza, conservatore dei Beni culturali e storico dell’arte e prelude alla realizzazione di un catalogo delle opere dei Gagini dove sarà approfondita la descrizione delle opere che si trovano nelle due regioni; iniziativa che consentirà alle comunità interessate di sentirsi parte di una storia comune e di approfondire il desiderio di conoscere, tutelare e fruire un patrimonio storico-artistico di valore inestimabile, talvolta non adeguatamente conosciuto e valorizzato.

Redazione

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