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Torre del Greco. Zona della Scala: quarantenne uccide il figlio di due anni e mezzo

Interrogata alla presenza del suo difensore nella caserma dei Carabinieri di viale Carlo Alberto Dalla Chiesa, la donna di 42 anni – che ha un altro figlio di 7 anni – ha confessato: avrebbe compiuto il gesto nella convinzione che il bimbo avesse problemi di ritardo psichico.

La Procura di Torre Annunziata ha emesso un decreto di fermo per la mamma del bimbo di due anni e mezzo annegato domenica sera a Torre del Greco (Napoli). La donna di 42 anni è indiziata per omicidio volontario. Tutto è avvenuto in via Calastro, nella zona della Scala, a ridosso dell’area portuale della città vesuviana, attorno alle 22.30 di domenica. Il corpo del bambino sarebbe stato notato in acqua dopo che alcuni presenti avevano bloccato la madre che era con lui e minacciava di suicidarsi, tesi da confermare. La salma è stata posta sotto sequestro e ora è a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa di conoscere gli esiti delle indagini. Sul posto una squadra specializzata nella ricerca in mare nel tentativo di recuperare elementi utili alle indagini.

Le indagini sono coordinate dalla Procura di Torre Annunziata che ha deciso di apporre i sigilli anche alla porzione di spiaggia dove il cadavere del piccolo è stato ritrovato. Ascoltato anche il padre del piccolo ed è emerso che la coppia, oltre al bambino di due anni e mezzo, avrebbe un’altra figlia di sette anni. Secondo le prime indagini sembra che la donna fosse convinta che il figlio di due anni e mezzo fosse affetto da problemi di ritardo mentale, nonostante questa sua teoria non fosse finora stata confermata dal punto di vista sanitario. Per questo motivo avrebbe ucciso il piccolo.

Sarebbe stato un uomo il primo a provare a prestare soccorso alla vittima, recuperato morto. A raccontare la vicenda sono due amici minorenni che poco dopo si sono gettati in acqua per prestare soccorso all’uomo, in evidente difficoltà, e al piccolo. A dare l’allarme è stato il marito della donna: è stato lui a segnalare alle forze dell’ordine l’allontanamento da casa attorno alle ore 21. La donna è stata ritrovata in mare, sul litorale torrese, con il bambino tra le braccia. Poi è stata condotta nella caserma dei Carabinieri dove è stata interrogata, alla presenza del difensore di fiducia, dal pubblico ministero della Procura di Torre Annunziata che, al termine dell’interrogatorio, ha emesso un decreto di fermo nei suoi confronti. L’indagata sarà condotta nella casa circondariale femminile di Pozzuoli.

Redazione

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