“Dal 1° settembre l’Agenzia delle Entrate-Riscossione riparte alla carica con le cartelle esattoriali, pignoramenti e ganasce fiscali: è in arrivo una tempesta di 60 milioni di notifiche”. Questa la denuncia di Giorgia Meloni. Il leader di Fratelli d’Italia sottolinea come che la gestione della crisi sanitaria “ha messo in ginocchio determinati settori, mentre ne ha favoriti altri. Come fa lo Stato a chiedere soldi alle stesse attività che ha fatto chiudere? Come fa lo Stato a inviare cartelle di riscossione a quei lavoratori che non hanno percepito più entrate a causa delle restrizioni? Perché non distinguere chi può (e deve) pagare da chi è stato messo in condizioni di non poter pagare?”.
Per la Meloni “il Governo dei ìmigliori’ si metta a lavorare e vari subito un provvedimento che metta a riparo tutte quelle aziende e famiglie che sono state penalizzate dalla pessima gestione della crisi sanitaria, concentri i suoi sforzi nel recuperare l’evasione e l’elusione fiscale delle grandi multinazionali che proprio durante il lockdown hanno moltiplicato i loro affari”.
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