“I nuovi laboratori dell’Unità di Sviluppo e Trasferimento Biotecnologico all’Icgeb di Trieste dedicati ai biosimilari rappresentano un’opportunità di sviluppo per il nostro territorio e un mattone nell’avanzamento dell’innovazione per superare le diseguaglianze e mettere a disposizione di tutti farmaci salvavita”. Lo ha affermato il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga all’inaugurazione delle nuove strutture che sorgono nel Centro di ingegneria genetica e biotecnologia di Padriciano.
I nuovi laboratori comprendono 15 camere bianche dotate di attrezzature di ultima generazione e conformi alla normativa farmaceutica. L’iniziativa è stata finanziata dalla Regione con 3 milioni di euro. “Le risorse sono state investite in tempi rapidissimi”, si è complimentato Fedriga. “L’innovazione – ha detto il governatore – è una parte fondamentale nel progetto di investimento delle risorse del Pnrr a livello regionale con le quali vogliamo rafforzare il nostro ruolo centro di riferimento scientifico-tecnologico dell’area del Centro Est Europa”. Aspetto saliente dei laboratori inaugurati oggi a Padriciano è di essere gli unici in Italia e in Europa non di proprietà di una casa farmaceutica. “La sostenibilità non è un prato verde e non si fa con i proclami – ha spiegato Fedriga -. La sostenibilità è equità e riguarda più che mai la scienza e si traduce nel rendere i farmaci, a partire dai vaccini e dagli anticorpi monoclonali, disponibili per tutti, superando le diseguaglianze del mercato e avvantaggiando in maniera concreta il mondo meno avanzato”.
L’Icgeb, come ha illustrato la capogruppo dell’unità Natasa Skoko, con i nuovi laboratori ricrea le metodologie produttive di farmaci biologici non più coperti da brevetto industriale. La scadenza del brevetto libera sì il prodotto finale, ma non rende disponibili tutte le procedure industriali e di laboratorio necessarie. La ricerca triestina dell’Icgeb si focalizza proprio nel ricostruire e validare tutti i passaggi necessari a produrre biosimilari, farmaci biologici simili per qualità, sicurezza ed efficacia al prodotto di riferimento industriale ma a un costo nettamente inferiore. Tra i nuovi farmaci, figurano proprio gli anticorpi monoclonali, essenziali per la loro azione antinfiammatoria, antitumorale e immunosoppressiva: oltre a quelli per fronteggiare il tumore al seno e l’artrite reumatoide, verranno prodotti a Padriciano anticorpi monoclonali per la cura del Covid-19.
Di una “meravigliosa collaborazione con la Regione” hanno parlato sia Fabrizio Nicoletti, direttore centrale per l’innovazione e la ricerca del ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale sia il direttore generale dell’Icgeb Lawrence Banks, il quale ha infine accompagnato gli ospiti a visitare i laboratori, che sono stati allestiti in meno di un anno.
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