Calabria

Serie A 23esima giornata contro la Juve nessuna risoluzione alle sconfitte del Crotone

Doppietta di Ronaldo e terzo gol ad opera di Mckennei. Cordaz il migliore in campo

Juventus  3

Crotone   0

Marcatori: 38° – 46° Ronaldo, 65° Mckennei

Juventus (4-4-2): Buffon, Danilo, De Miral, De Ligt, Alex Sandro, Chiesa, Bentancur (Fagioli), Ramsey (Morata), Mckennie, Kulusevski (Bernardeschi). Ronaldo. All. Pirlo

Crotone (4-2-3-1): Cordaz, Pereira, Magallan, Golemic, Luperto (Marrone), Vulic, Molina (Zanellato), Messias, Reca (Rispoli), Ounas (Simy), Di Carmine (Riviere). All. Stroppa

Arbitro: Valerio Marini di Roma 1

Assistenti: De Meo – Fiore

Quarto giudice a bordo campo: Rosario Abisso di Palermo

Var: Banti, Avar: Di Iorio

Ammoniti: Ramsey, Danilo, Frabotta

Angoli: 5 a 2 per la Juve

Recupero: 4 e 3 minuti

Calcio d’avvio da parte del Crotone ben messo in campo con quattro difensori e con il solo Di Carmine in attacco. Ounas, Messias, Reca centrocampisti con la possibilità di puntare a rete.  Reca e Luperto a guardia delle fasce. Buon controllo delle giocate dei pitagorici che riescono a stare al passo dei più quotati avversari. Messias e Ounas in evidenza per la spigliatezza nel superare i diretti avversari. La buona predisposizione del Crotone dura fino al trentottesimo minuto quando Ronaldo sfugge alla guardia dei diretti controllori e da dentro l’area mette dentro il primo pallone dopo l’assist di Alex Sandro. Si sfalda il Crotone sotto la pressione degli avversari ed al minuto quarantasei ancora Ronaldo di testa mette il pallone alle spalle di Cordaz dopo averlo ricevuto da Ramsey. Due azioni che mettono in evidenza la peggiore difesa del campionato. Juve ben messa con Chiesa a destra, Alex Sandro a sinistra. Marrone in campo ad inizio ripresa per l’infortunato Luperto e questo ha consentito a Messias di spostarsi più avanti ma senza che cambiasse nulla nel Crotone in fase offensiva. Solito Crotone al cospetto di un avversario d’alta classifica ed al sessantacinquesimo arriva il terzo gol per la Juve realizzato da Mckennei in seguito ad un corner battuto da Chiesa.

Spazio anche per Simy e Zanellato al posto di Ounas e Molina apparsi stanchi. Si guarda il cronometro con l’intento di vedere scorrere i minuti e mettere fine al solito nulla di fatto da parte del Crotone che accumula la quinta sconfitta consecutiva (17esima stagionale) e con la tripletta subita contro la Juve, cinquantacinque gol in campionato.          

È pur vero che nel calcio tutto può accadere in fatto di risultati, anche quando si affrontano l’ultima in classifica e chi lotta per lo scudetto e la Champions League. Un evento che, però, si concretizza con il contagocce e non sempre in ogni campionato.

Le dichiarazioni della vigilia di mister Stroppa hanno tenuto conto del valore tecnico della Juventus, ma senza escludere la volontà dei suoi uomini nell’affrontare la partita con la consapevolezza di poter fare male. “Siamo ancora vivi, e sono convinto che questa squadra possa salvarsi – aveva dichiarato il tecnico pitagorico -”,

La convinzione e la speranza è sempre pronunciabile finché non interviene la logica pitagorica. Sul terreno dell’Allianz Stadium i buoni propositi di mister Stroppa e dei suoi giocatori si sono infranti al cospetto della squadra più titolata d’Italia in fatto di scudetti vinti. Erano e sono altri gli incontri che occorreva e occorre conquistare punti pesanti per un’eventuale salvezza.

Sul terreno dell’Allianz Stadium troppo impari in ogni settore i valori delle due formazioni. Crotone con la peggiore difesa del campionato (52 gol subiti prima dell’ultima sfida) a fare da sbarramento a CR7 e company. Juventus obbligata a vincere, indipendentemente dal valore dell’avversario, per riprendere a scalare la vetta dopo la precedente sconfitta di Napoli e così è stato.      

Per il Crotone nessun cambio di rotta in fatto di sconfitte (diciassettesima stagionale) ma la conferma della difficoltà nel conquistare punti salvezza.

La diversa formazione messa in essere da mister Stroppa con l’intento di un eventuale cambio di rotta non ha sortito il giusto effetto. Le novità hanno riguardato Magallan, Vulic, Molina in sostituzione di Djidji, Petriccione, Zanellato. Cambio anche del modulo (4-2-3-1) con Pereira, Magallan, Golemic, Luperto davanti a Cordaz. Molina e Vulic mediani. Messias, Ounas, Reca centrocampisti. Di Carmine unica punta.

Campioni d’Italia senza gli infortunati Chiellini, Cuadrado, Bernardeschi, Morata, lo squalificato Rabiot e per scelta tecnica il portiere Szczesny, schierati Buffon, Demiral, Ramsey, Mckenney, Alex Sandro, Kulusevsky. Ancora inutilizzabili per motivi fisici Bonucci e Dybala. Torna al successo la Juventus e guada da più vicino la vetta. Rimane ancora ultimo il Crotone e domenica prossima se la dovrà vedere con il Cagliari in zona retrocessione.    

Giuseppe Livadoti

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