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Genova. La cabina dell’ascensore Castelletto Levante cambia livrea e torna all’antica eleganza

Ricordare le atmosfere di un tempo restituendo all’ascensore di Castelletto Ponente l’aspetto originario del 1909. Questo lo scopo di un elegante restyling di una due cabine dell’impianto verticale dell’Amt, presentato dall’assessore all’ambiente, mobilità, energia Matteo Campora, e da Marco Beltrami, amministratore unico AMT.

La storia

Nel 1909 un’opera monumentale veniva inaugurata a Genova. Nel centro della città si apriva al pubblico un ascensore modernissimo che in pochi minuti conduceva il viaggiatore da Portello alla balconata panoramica di spianata Castelletto. Il gioiello tecnologico dell’epoca aveva raffinate cabine in legno che furono tolte e sostituite alla fine degli anni ‘80 in occasione dell’ammodernamento dell’impianto.

L’intervento

Nel corso dei lavori per il raggiungimento dei 30 anni di vita tecnica, l’ascensore di Castelletto Levante è stato sottoposto, oltre che a generali attività di ammodernamento e rifacimento, anche ad un intervento di valorizzazione storica. AMT ha deciso, infatti, di restituire alle due cabine l’aspetto originario del 1909. L’obiettivo è stato riproporre il più fedelmente possibile la linea e i materiali della tradizione, valorizzando così un impianto che, per i caratteri architettonici e la posizione strategica, è di vitale importanza per la città, non solo dal punto di vista trasportistico ma anche turistico. Gli interventi sulla cabina, realizzati nel rispetto della normativa vigente, hanno comportato la rimozione del precedente rivestimento interno introdotto negli anni ‘80, il completo rifacimento delle strutture metalliche portanti ed infine l’installazione dei pannelli lignei. Sul fronte della sicurezza, il rivestimento in legno è stato trattato con prodotti specifici e vernici ignifughe volte a conferire adeguate proprietà in termini di resistenza al fuoco. È stato, inoltre, sostituito il pavimento ed è stata realizzata una panchina in stile inizio secolo.

Ritorno all’antico

Il progetto di AMT, seguito dalle professionalità interne all’azienda, si è basato su un’attenta analisi delle foto d’epoca che hanno mostrato come la finitura interna alle cabine fosse costituita da pannelli lignei ripartiti in altezza, decorati da cornici fresate e geometriche. Il nuovo progetto ideato da AMT è stato sottoposto ed approvato dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, che si ringrazia per la collaborazione. La prima cabina è già stata completata, lo stesso intervento verrà ora realizzato sulla seconda cabina. Il risultato finale è un viaggio unico, immersi nell’elegante atmosfera di inizio Novecento con il massimo di tecnologia offerta dal Ventunesimo secolo.

Ammodernamento

Da ricordare, infatti, che l’ascensore di Castelletto Levante ha raggiunto i 30 anni di vita tecnica e a questa scadenza la normativa prevede espressamente che l’impianto debba essere sottoposto a radicali interventi di completo ammodernamento. In particolare, la normativa prevede la necessità di realizzare l’adeguamento di tutte le apparecchiature meccaniche, degli equipaggiamenti elettrici e procedere con la sostituzione di tutte le strutture e di tutti gli organi in movimento. AMT ha quindi attivato una serie di complessi lavori, civili ed impiantistici, che sono tuttora in corso, con l’obiettivo di migliorare il funzionamento e la sicurezza dell’impianto. Sono stati sostituiti tutti i principali componenti e apparati d’ascensore tra cui: l’impianto elettrico, i componenti di sicurezza, il sistema per il controllo della velocità e della frenatura d’emergenza, il sistema paracadute di cabina, le funi, le pulegge, i contrappesi, le porte automatiche, gli ammortizzatori di extra corsa e i sistemi di illuminazione del vano corsa. Particolare attenzione è stata dedicata allo studio e allo sviluppo di nuovi e sofisticati sistemi, volti al maggior livello di sicurezza possibile per i passeggeri e per gli operatori del soccorso in caso di necessità. Il risultato finale degli interventi è un nuovo ascensore rinnovato e ulteriormente migliorato in termini di sicurezza, accessibilità ed efficienza energetica e che, al contempo, ha ritrovato, grazie al continuo confronto con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, l’antico fascino “classe 1909”.

Redazione

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