Quanti italiani non apprezzano la formula di Just Eat? Sebbene non siano stati pochi i locali di ristorazione che, prima dell’avvento della celeberrima applicazione, si siano preoccupati di munirsi di un sistema di consegna a domicilio, Just Eat ha comunque segnato un importante cambiamento non solo nelle abitudini alimentari degli italiani ma anche nello stile di vita. Non è un caso, infatti, che subito dopo la creazione dell’applicazione per smartphone, si siano aggiunte anche altre società a far concorrenza, come UberEats, Glovo, etc.
Le motivazioni sottostanti alla diffusione capillare delle consegne a domicilio hanno due nomi: efficienza e comodità. Quante volte capita, infatti, di tornare da lavoro esausti e privi di alcuna voglia di dedicarsi a spadellare o a preparare un pasto equilibrato? Gran parte della fortuna dei cibi precotti stava proprio nel loro essere pronti in pochi minuti, spesso senza neanche necessità di mettere a scaldare l’acqua. Per molti di questi, infatti, è necessario unicamente infornarli in un micro-onde e attendere pochi minuti. Ovviamente non si tratta di alimenti sani, e le etichette informative sugli ingredienti parlano da sole: sono più gli agenti conservanti, stabilizzanti e aromatici che quelli commestibili. Questo senza contare che questi servizi di consegna a domicilio hanno avuto il vantaggio di portare in Italia il primo esempio valido di part-time: prima dell’avvento dell’innovativa turnistica proposta da Just Eatet similia, infatti, il part-time era considerato poco più che un turno ridotto di lavoro (dalle 5 alle 6 ore). La possibilità di lavorare tramite un applicazione ha aggiunto flessibilità e maggior libertà sia al consumatore che al lavoratore.
Ora, se a Just Eat va il merito di aver esteso la formula della consegna a domicilio al mondo della ristorazione, perché un simile modello non si estende anche ad altri ambiti? L’editoria da anni va avanti grazie a piattaforme del genere, stessa cosa per l’elettronica, i videogiochi e in parte anche il vestiario. Ma per quanto riguarda utensili da lavoro, apparecchi e componenti di macchine di vario tipo? Questa è la domanda a partire da cui è sorta rs components italia, branca italiana di una delle principali aziende di rivendita di utensili, materiale elettrico e apparecchiature al mondo. Primo sito per ricerche concernenti tutto ciò che è di supporto alla manualità, dal livello amatoriale del fai-da-te fino a quello tecnico dei professionisti, infatti, RS Components Italia si occupa di rifornire a richiesta utenti di tutta la penisola. In 24/48 ore i corrieri di RS Components, infatti, possono coprire qualsiasi ordine fatto in Italia, consegnando a domicilio il prodotto richiesto.
Si tratta di una caratteristica comune a tutte le società che si occupano di mettere a disposizione un catalogo online di prodotti. Contrariamente ai rivenditori al dettaglio, infatti, come può essere un ferramenta, una libreria o un ristorante, un catalogo online offre una scelta molto più vasta. Potendo contare su magazzini sparsi in tutta la Penisola, l’esaurimento dei fondi di magazzino è virtualmente impossibile e quasi sicuramente il prodotto sarà disponibile. Inoltre la scelta tra i marchi o tra le tipologie di un singolo prodotto è altrettanto vasta. I magazzini, infatti, sono designati unicamente allo stoccaggio delle merci. Non avendo alcuno spazio fisico di vendita del prodotto, non vi è alcuna necessità di dedicare uno spazio all’esposizione e, di conseguenza, tutto il locale è designato ad ospitare le merci destinate alla consegna. Inoltre, la descrizione del prodotto è priva degli imbellettamenti retorici propria dell’arte del commerciante: la corrispondenza tra ciò che si legge e ciò che si riceve è diretta e non vi è alcuno spazio riservato alle brutte sorprese.
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