“Il respiro della natura”, opere di Delfo Tinnirello in mostra al Quadrifoglio

Siracusa – Sabato 7 dicembre alle ore 18 negli spazi espositivi della galleria d’arte contemporanea Quadrifoglio, in via Santi Coronati 13 a Ortigia, sarà inaugurata la personale “Il respiro della natura” di Delfo Tinnirello, a cura di Mario Cucè. Delfo Tinnirello (Lentini, 1956) insegna Pittura all’Accademia di Belle Arti di Palermo. Le sue prime mostre, curate da critici come Demetrio Paparoni o Achille Bonito Oliva, risalgono agli anni Ottanta. Entrato a far parte del gruppo Artisti antropologici di Francesco Carbone negli anni Novanta, è stato protagonista di prestigiose mostre personali e collettive, sia in Italia che all’estero, curate da alcuni tra i maggiori critici italiani. Le sue opere sono presenti su importanti cataloghi d’arte e fanno parte di collezioni pubbliche e private. Tinnirello – è l’argomento della sua attività creativa ma anche della sua riflessione sull’arte, oggetto di alcuni saggi – s’interroga sulla possibilità della pittura figurativa di partorire significati che travalichino il piacere di una visione estetica. Sensibile alle problematiche ambientali e naturali, l’artista realizza una pittura che nasce dall’osservare la Natura. “Il respiro della natura” trae l’ispirazione dal bisogno dell’artista di una più profonda comunione con la natura. In mostra dieci lavori di dimensioni medio-grandi, realizzati negli ultimi tre anni. L’artista rielabora e “ritrae” immagini di tronchi d’alberi, folti arbusti spinosi, piante del sottobosco, quasi ricercando nelle forme e nei dettagli vegetali la fisionomia della Natura. Tinnirello – scrive Emilia Valenza, docente universitaria di Storia dell’Arte e autrice del testo pubblicato nella brochure della mostra – «sul disegno amplificato del reale dipinge una leggera velatura con i colori acrilici diluiti, come se fosse acquerello; poi, sopra, altre velature aiutano a compattare il colore e quindi il carboncino per ridisegnare e sottolineare la forma, per creare le ombre e svelare i pieni e i vuoti. Il risultato è decisamente grafico, richiama il processo serigrafico, così da non riuscire più a vedere l’aspetto esteriore della forma, ma riconoscerne, piuttosto, la proiezione immaginifica, pittorica nel senso più profondo del termine, quindi assolutamente artificiale». La mostra resterà aperta fino al 28 dicembre e potrà essere visitata tutti i giorni dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 17 alle 20.

Redazione

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