L’incredibile sconfitta della squadra di Conte in casa del Dortmund ha seriamente complicato il cammino nerazzurro in Champions League, ma non tutto è ancora perduto Tifare la Pazza Inter, si sa, non è per tutti ma solo per quei supporters che fanno della sofferenza una filosofia di vita calcistica. Anche martedì sera i temerari cuori nerazzurri hanno dovuto cercare di non battere all’impazzata dopo che dal meritato 2 a 0 di Lautaro e Vecino del primo tempo si è passati al 3-2 finale per il Borussia Dortmund. L’incredibile sconfitta maturata contro i giallo-neri allenati da Lucien Favre è un qualcosa di (purtroppo) epico e tragico insieme: nel primo tempo il Biscione, grazie ad un mix vincente fatto di ripartenze in contropiede e geometrie pallonare calcolate al millimetro, era riuscito meritatamente a castigare con due reti l’avversario, mentre nella seconda parte di gara non è più sceso in campo. Il calo è stato netto e verticale, forse peggiore rispetto alla seconda frazione di gioco in casa del Barcellona. Ed il “j’accuse” di Conte in conferenza stampa ancora rimbomba nelle orecchie degli attoniti tifosi dell’Internazionale F.C. La qualificazione agli ottavi di finale di Champions League è dunque una chimera, un sogno ormai impalpabile? Nella vita come nel calcio i miracoli esistono e per questo motivo, oltre a spiegarvi perché noi ci crediamo davvero, desideriamo innanzitutto sostenere tutti i tifosi della squadra di Milano con un bel: ”Forza Inter, credici!”
Partiamo dalle certezze: l’Inter di tutti i primi tempi di Champions League, fatto salvo l’esordio in casa contro lo Slavia Praga, è una squadra che può mettere sotto chiunque. Il Barcellona, ricordiamolo perché è importante, si è trovato in enorme difficoltà al Camp Nou grazie a quei due/tre tocchi di prima dei giocatori del team di Conte che riuscivano, con abile maestria, ad impensierire quasi sempre Ter Stegen. Essere riusciti ad andare in vantaggio contro i blaugrana ed aver subito una rimonta frutto solamente di due isolati colpi di classe cristallina, ossia l’incredibile volée di Suarez ed un guizzo sul finale di gara di Messi, è un segnale importante di come l’Inter risulti comunque estremamente compatta e coriacea. Lo stesso discorso dicasi per le due gare disputate contro il non irresistibile Borussia Dortmund che ha “spadroneggiato” unicamente quando le gambe non giravano più. Un’altra bella notizia che ci fa sperare per il meglio è la forma fisica di Lautaro, oggettivamente straripante in ogni cosa che fa, e la maturazione di Barella, nuovo faro a centrocampo della squadra nerazzurra. Non dimentichiamo infine che Sensi, il player più sorprendentemente decisivo della campagna acquisti 2019-2020, ha messo piede di nuovo in campo solo martedì sera dopo essere rientrato da un lungo infortuno. Insomma: già questi tre indizi fanno la prova che l’impresa qualificazione è davvero possibile. Il bello della Champions League è che nessun risultato è scontato, neanche il passaggio agli ottavi dell’Inter di Antonio Conte. L’unico vero inconveniente, se così vogliamo definirlo, è che qualora Il Borussia Dortmund dovesse vincere contro il Barcellona nel prossimo turno, in quel caso 6 punti quasi sicuramente non basterebbero a far gridare al miracolo calcistico nerazzurro. Ma davvero Goetze e compagni usciranno trionfatori dal Camp Nou?
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