Matteo Salvini rischia di rimanere fuori dai giochi. L’aula del Senato infatti ha deciso il calendario della crisi bocciando la proposta della Lega di anticipare a domani la sfiducia al presidente Giuseppe Conte. Il presidente del Consiglio si presenterà in aula martedì 20 agosto alle 15, la data già proposta nella conferenza dei capigruppo da Pd e M5s, per svolgere le sue comunicazioni. Matteo Salvini ha provato a sparigliare le carte. “Raccolgo l’invito di Di Maio: la Lega voterà per anticipare il voto sul taglio dei parlamentari, 345 in meno la settimana prossima, e poi si va immediatamente a votare. Affare fatto, noi ci siamo”. Ma i grillini hanno risposto alla “provocazione” con il senatore del M5s Stefano Patuanelli chiedendo che venga ritirata “la sfiducia a Conte”. Il capogruppo di Forza Italia Annamaria Bernini va dritta al punto dell’inciucio Pd M5s. “La vera barzelletta sarà quando il partito di Bibbiano e il partito del Vaffaday si metteranno insieme per governare l’italia, ci sarà da ridere”. Il capogruppo del Pd Andrea Marcucci invece esulta. “Per l’Italia mettere fine a questo governo a trazione leghista è una liberazione”, ha detto.
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