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Niente più proroghe sul fronte vaccini e scuola

Da domani i genitori che non hanno presentato la certificazione originale sulle vaccinazioni dei figli vanno incontro alle sanzioni previste dalla legge Lorenzin. Esse contemplano anche l’esclusione per nidi e scuole dell’infanzia. Intanto è allo studio un nuovo provvedimento che prevede il cosiddetto “obbligo flessibile”. I presidi: “Negli asili non potranno più entrare bimbi senza certificato”. Invece, nelle altre scuole, in questi casi è prevista solo una sanzione pecuniaria, e gli alunni potranno entrare lo stesso. Secondo l’Associazione nazionale dei presidi, il problema “è soprattutto nella scuola primaria, dove i non vaccinati potrebbero restare a contatto con gli immunodepressi, i quali non sono tutelati da questo tipo di previsione normativa”. Nel frattempo, in una scuola di Torino sono tornati manifesti No Vax che annunciano un corteo per il 23 marzo “in difesa della libertà di cura e dell’inviolabilità del corpo”. La legge Lorenzin, varata nel 2017, prevede che negli asili nido e nelle scuole materne i bambini non in regola con i dieci vaccini obbligatori indicati dal provvedimento non possano entrare in classe. Per le elementari e le medie si va invece incontro a una sanzione fino a 500 euro. Una proroga come quella richiesta dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini, sarebbe la seconda, dopo quella di un anno accordata dalla maggioranza nel 2018. Secondo gli esperti di sanità pubblica, il provvedimento è riuscito nell’intento di alzare le coperture. Secondo una stima della Società italiana di igiene, almeno per alcuni vaccini si sarebbe superata l’immunità di gregge, ovvero la protezione indiretta che si ha quando la vaccinazione di una parte significativa di una popolazione tutela anche agli individui che non hanno sviluppato direttamente l’immunità.

Da alcune Regioni vengono indicazioni confortanti

Le più virtuose sono finora Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia, Puglia e Toscana, dove le coperture per i bambini di 24 mesi hanno superato il 95%. In Veneto la copertura per il morbillo va dal 93,5% al 95,5%. Soprattutto questi ultimi valori “rappresentano un dato rilevante, anche nell’ottica degli obiettivi di copertura dell’Oms”, ha osservato Carlo Signorelli, past president della Società italiana di igiene. Questo potrebbe essere l’ultimo anno di applicazione della legge Lorenzin. E’ infatti in discussione in Parlamento, e potrebbe vedere la luce entro aprile, il provvedimento relativo al cosiddetto “obbligo flessibile”, secondo il quale la vaccinazione è obbligatoria solo “in caso di emergenze sanitarie o di compromissione dell’immunità di gruppo”.

Redazione

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