Categories: Economia

Agosto: anche il fisco va in vacanza

In accordo con il ministero dell’Economia, l’Agenzia delle Entrate e della Riscossione ha deciso di sospendere per il mese di agosto l’invio di cartelle, avvisi di liquidazione, richieste di documentazione e lettere di compliance, congelando oltre un milione di atti. “L’amministrazione non sospende ovviamente la sua attività interna – ha specificato il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria – ma si muove in una logica di buon senso e di semplificazione dei rapporti con famiglie, imprese e professionisti, con l’obiettivo di ridurre al minimo eventuali disagi in un periodo particolare dell’anno”. Saranno rimandate a settembre circa 650 mila comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate e 450 mila cartelle da parte di Riscossione (l’ente pubblico economico subentrato alle società del gruppo Equitalia) che, altrimenti, sarebbero state recapitate ad agosto, in particolare nelle due settimane centrali del mese. Fanno eccezione “gli atti cosiddetti inderogabili” che “dovranno essere comunque inviati”. L’Agenzia delle Entrate ha bloccato la partenza di 120 mila lettere di compliance e di 430 mila comunicazioni in cui si evidenzia l’eventuale presenza di irregolarità nelle dichiarazioni dei redditi e Iva. La pausa estiva riguarderà anche le richieste agli intermediari e ai contribuenti di esibizione di documenti relativi al controllo formale delle dichiarazioni dei redditi sui dati relativi a deduzioni, detrazioni e ritenute indicati in dichiarazione. Tali atti potranno essere prodotti entro il prossimo primo ottobre con riferimento alle dichiarazioni del 2016 relative all’anno di imposta 2015. A queste si aggiungono le lettere di compliance relative a varie tipologie di reddito, per l’anno d’imposta 2014, attraverso le quali l’Agenzia permette ai contribuenti di rimediare in autonomia ad eventuali errori o dimenticanze sui redditi dichiarati con sanzioni ridotte. A livello regionale, a beneficiare maggiormente della sospensione da parte delle Agenzie sarà la Lombardia che con circa 168 mila atti è al primo posto per numero di documenti ‘congelati’, seguita dal Lazio (144 mila) e dalla Campania (107 mila). Saranno 96 mila gli atti non inviati nelle prossime settimane in Veneto, 90 mila in Toscana, 70 mila in Piemonte e 63 mila in Emilia Romagna. Chiudono la classifica il Trentino Alto Adige (poco più di 9 mila), il Molise (poco meno di 4 mila) e la Valle D’Aosta (con 3 mila atti sospesi).

Redazione

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