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Domenica la torre di Satriano torna a vivere nel Medioevo

Per una sera, la torre di Satriano, a Tito (Potenza) torna a vivere nel Medioevo: sabato 29 luglio, in occasione della seconda edizione di “Festivalia, l’archeologia si racconta”, la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici di Matera dell’Università della Basilicata, in collaborazione con il Comune di Tito, l’Associazione Memorìa e l’Associazione teatrale Cecco Spera, organizza nel sito archeologico di Satrianum una serata dedicata al Medioevo. La manifestazione si svolgerà dalle ore 19, con visite guidate a cura degli archeologi impegnati nelle ricerche. Alle ore 20.30 e alle ore 21.30 si svolgerà lo spettacolo “I doni della sposa. Storia di un matrimonio normanno”. Quest’anno Goffredo e Sichelgaita, signori di Satrianum, sono alle prese con un matrimonio, ma i preparativi, i rituali e persino le stelle rendono le cose complesse. Il sito archeologico si rianimerà per una serata con la riproposizione di attività artigianali e di botteghe gastronomiche, dove sarà possibile degustare cibi e ricette di origine medievale. Accompagneranno i personaggi gli artigiani, i carpentieri, il fabbro e i mercanti delle botteghe di cibo e bevande. I visitatori avranno l’occasione di passeggiare in un’area archeologica allestita per l’occasione con punti di ristoro e officine medievali, concludendo il percorso sotto la Torre di Satriano in Tito. Nella settimana che ha preceduto l’evento, sono stati organizzati dei laboratori finalizzati all’esposizione dei manufatti, pensati per essere utilizzati durante la processione e la celebrazione del matrimonio della sposa normanna (Laboratorio delle formelle in terracotta, delle candele, delle erbe e spezie medicinali, della calligrafia medievale). “La realizzazione della festa dedicata a Satrianum – ha spiegato la direttrice della Scuola di Specializzazione, Francesca Sogliani – è opera di tanti archeologi che con le loro ricerche ci consentono ogni anno di raccontare una nuova storia su Satrianum, ma soprattutto della comunità di Tito, sempre pronta ad aiutarci e a sostenerci. Si ringraziano il Comune di Tito, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Basilicata, l’Associazione Memoria, l’Associazione Cecco Spera e l’Unpli”. Nell’ambito di Festivalia a Satrianum si sono svolte anche le attività del Campus archeologico per ragazzi, durante le quali i ragazzi dai 6 ai 16 anni hanno sperimentato le nozioni principali sul mestiere dell’archeologo, e nei laboratori si sono cimentati nella realizzazione di oggetti, utilizzando tecniche e materiali impiegati nel Medioevo. Festivalia è un format della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Unibas e rientra nelle attività di divulgazione e comunicazione del “Progetto Chora – Laboratori di Archeologia” in Basilicata.

Redazione

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