Un evento che segna una rottura epocale. La Valle d’Aosta potrebbe essere la prima regione in Italia dalla quale restano esclusi sia il Pd e Forza Italia. E’ quanto emerge dalle prime proiezioni sulla ripartizione dei seggi nel nuovo consiglio regionale. Tanto il Pd quanto Fi non avrebbero raggiunto i voti sufficienti a prendere almeno un seggio nell’assemblea. La Lega di Salvini invece passa da 0 a 7 consiglieri. Il M5s supera la soglia del 10% dei voti e potrebbero raddoppiare da 2 a 4. I dem nel voto regionale di domenica sono fermi al 5,5% dei consensi mentre il centrodestra non va oltre il 2,9%. Con questi numeri il Pd perderebbe tutti e tre i consiglieri in Regione mentre gli azzurri che già attualmente non erano rappresentati non varcheranno con questi numeri la soglia della Regione. L’Union Valdotaine passerebbe da 13 a 7 consiglieri e anche la Stella alpina, altra lista autonomista, scende da 4 a 3 seggi. Arretra anche la liste ecologista Alpe e l’Union Valdotaine Progressiste. Gli unici a registrare una significativa avanzata sono la Lega entra trionfalmente in consiglio regionale e potrebbe arrivare a 7 consiglieri; con il 17% dei voti si pone subito alle spalle del partito da decenni dominus locale, vale a dire l’Union valdotaine, che si attesta al 19.
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