Il matrimonio è il giorno più bello della propria vita. Ogni donna, fin da quando è bambina, sogna questo giorno con gli occhi a cuoricino mentre immagina il vestito da indossare, le damigelle che portano le fedi, il lancio del bouquet e l’inizio della nuova vita accanto al proprio uomo. Allo stesso tempo, però, non si può fare a meno di pensare ai costi che il matrimonio comporta e per questo motivo una delle domande che sempre più spesso le coppie si fanno negli ultimi tempi è se davvero è attivo il bonus matrimonio 2018. Ebbene sì, coloro che decidono di sposarsi nel 2018 possono usufruire di questo bonus, tuttavia attenzione alle bufale. Sul web, infatti, circolano voci di bonus davvero fantasiosi e per questo motivo oggi cercheremo di scoprire assieme come farne richiesta e quali sono i requisiti necessari per ottenerlo, anche grazie al supporto di vitainsieme.it, un portale dedicato all’organizzazione del matrimonio che ci siamo abituati ad utilizzare che semplifica e aiuta i novelli sposi.
Innanzitutto, è bene precisare che con il termine bonus matrimonio 2018 ci si riferisce all'”assegno di congedo matrimoniale” che viene erogato dall’INPS a favore delle coppie che decidono di sposarsi durante quest’anno. In pratica si tratta di un sostegno per le nuove famiglie che rientra nel pacchetto di agevolazioni fiscali che include casa, famiglia e lavoro. Questo assegno viene istituito in occasione del congedo straordinario per matrimonio e dura 8 giorni. La fruizione, inoltre, deve avvenire nei 30 giorni successivi alla data di nozze.
Se avete deciso che il 2018 è l’anno giusto per coronare il vostro sogno d’amore, allora non dimenticatevi di inoltrare la richiesta per il bonus. Ad avere diritto al bonus matrimonio 2018 sono soltanto alcune categorie di lavoratori, ovvero operai con regolare contratto, apprendisti, lavoratori a domicilio, marittimi di bassa forza e dipendenti di aziende industriali, artigiane e cooperative da almeno una settimana. È possibile farne richiesta anche se si è disoccupati a condizione che si dimostri di aver lavorato nei 90 giorni precedenti al matrimonio. Inoltre, è fondamentale che si svolga una cerimonia con rito civile o concordatario. Non ne hanno invece diritto i lavoratori dipendenti di aziende industriali, artigiane, cooperative e della lavorazione del tabacco, enti locali e statali, aziende che non versano i contributi CUAF, Cassa Unica Assegni Familiari.
L’importo dell’assegno di congedo matrimoniale varia in basa alla retribuzione e alla categoria di appartenenza. In genere corrispondono a 7 o 8 giorni lavorativi meno le detrazioni a proprio carico del 5,54%. In caso di lavoro part-time, invece, i giorni vengono conteggiati solamente se il congedo viene richiesto durante i giorni lavorativi.
Per ottenere il bonus matrimonio 2018 bisogna presentare la relativa domanda al datore di lavoro alla fine del congedo entro e non oltre i 60 giorni dalla cerimonia. Alla domanda bisogna allegare il certificato di matrimonio o lo stato di famiglia. In mancanza di tempo, invece, è possibile presentare un certificato dell’autorità religiosa come dichiarazione sostitutiva autentica. Successivamente, però, bisogna comunque provvedere a consegnare la documentazione così come richiesto. Se si tratta di un lavoratore disoccupato, inoltre, bisogna presentare domanda entro un anno dalla celebrazione del matrimonio. In questo caso la domanda può essere presentata attraverso il sito ufficiale dell’INPS, tramite Contact Center, oppure rivolgendosi di persona ad un patronato o intermediario INPS.
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