La battaglia è appena iniziata. Sindacati e lavoratori e sindacati presidiano portinerie A, D, Tubifici e imprese dello stabilimento Ilva di Taranto. I presidi sono in coincidenza con lo sciopero di 24 ore, iniziato alle 7, indetto da Fim, Fiom, Uilm e Usb. Si attendono risposte dal vertice al Mise in cui si discute del piano dell’acquirente Am Investco controllata dal gruppo franco-indiano ArcelorMittal, che ha ribadito 4 mila esuberi programmati.
Il Governo Gentiloni si è impegnato a non lasciare nessuno senza tutele ma anche chi rimarrà sotto le dipendenze di Am Investco avrà condizioni peggiorative. Secondo i sindacati, i lavoratori perderanno le garanzie dell’articolo 18. Saranno riassunti con il contratto a tutele crescenti previsto dal Jobs Act. Non ci sarà alcuna “continuità rispetto al rapporto di lavoro” precedente “neanche in relazione al trattamento economico e all’anzianità”. Le sigle sindacali si sono impegnate a trattare per provare a mantenere i livelli retributivi dei lavoratori Ilva.
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