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La legge sulla legittima difesa e i sistemi di antintrusione

I casi di furti in casa con relativa violazione di domicilio stanno crescendo in maniera preoccupante. Semplici cittadini o titolari di negozi hanno deciso di passare al contrattacco, armandosi e reagendo ai tentativi di furto e di effrazione nelle proprie abitazioni, nelle proprie attività o nei propri uffici. L’ultimo caso è quello dell’artista Mauro Corona, del quale si è letto anche sulle pagine della Repubblica che ha inseguito dei malviventi che hanno vandalizzato il suo negozio. A questo punto però sorge una domanda: quali sono i confini della legittima difesa? Per evitare che l’Italia diventi un piccolo “Far West” la Camera ha approvato la riforma delle norme in materia di legittima difesa (art. 52 codice penale) con 225 voti favorevoli, 166 voti contrari e 11 astenuti. La “patata bollente” adesso passa al Senato che dovrà decidere per l’esame e per l’approvazione definitiva.

In cosa consiste la legittima difesa? Secondo le modifiche apportate si può parlare di legittima difesa quando la vittima reagisce all’aggressione violenta o ingannevole di notte in casa, in ufficio o nel negozio. Per quanto riguarda l’eccesso di legittima difesa si specifica che la colpa dell’agente viene esclusa quando l’errore dipende da una situazione di stress, di paura e di grave turbamento psichico. Inoltre, se viene accertata la non punibilità della legittima difesa, le spese processuali sono a carico dello Stato. Il testo di legge però presenta ancora dei coni d’ombra, in quanto in alcune parti risulta essere monco e poco chiaro. In attesa dell’approvazione definitiva è consigliabile dotarsi di sistemi di antintrusione interni ed esterni per garantire la propria incolumità con un impianto di sicurezza.

Gli allarmi antintrusione per gli spazi interni sono progettati per abitazioni, luoghi di lavoro e spazi chiusi. Sono inoltre estremamente versatili e possono adattarsi a qualsiasi tipo di spazio. Il contatto magnetico via radio per porte e finestre impedisce ogni tentativo di scasso o effrazione, mentre i contatti magnetici filari ad incasso possono essere montati anche sulle porte blindate.  

Gli allarmi antintrusione esterni, attivabili sia via radio che via filo, possono essere anche perimetrali. Gli allarmi perimetrali, che controllano tutte le aree di accesso dell’abitazione o del locale, possono essere visibili o invisibili. Gli allarmi perimetrali visibili si attivano quando rilevano un corpo estraneo nei pressi dell’abitazione, trascurando naturalmente i piccoli animali. Gli allarmi perimetrali invisibili invece sono dotati di sensori speciali che, nel momento in cui rilevano una presenza estranea, attivano una sorta di barriera fisica. Esistono poi dei sistemi di allarme mobili per rivestire i ponteggi e garantire una protezione 24h. Infine i nebbiogeni sono sensori in grado di sprigionare uno schermo di nebbia artificiale, inodore ed atossica, che inibisce la visibilità al malintenzionato coprendo un’area di circa 150 mq.

Redazione

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