E’ in programma oggi l’autopsia sul corpo di Erika Preti, la ragazza di Pralungo uccisa domenica mattina in una bifamiliare a Lu Fraili di San Teodoro.
Si sta verificando l’ipotesi della rapina finita male. Ma nel frattempo è stato iscritto nel registro degli indagati Dimitri Fricano. L’ex pugile è accusato di omicidio volontario.
L’uomo, in ospedale ad Olbia con ferite d’arma da taglio, avrebbe riferito di aver subito un’aggressione a scopo di rapina mentre era in casa con la compagna. Ha detto di essere stato stordito da una botta alla testa, per poi riprendersi e correre a cercare aiuto, dopo che la Preti era stata uccisa con un coltello da cucina poi ritrovato sul luogo del delitto dai Carabinieri di Nuoro e dal Ris.
Il reparto scientifico sta analizzando l’arma, che potrebbe dare agli inquirenti risposte decisive nel risolvere il mistero e, nel caso, fare scattare l’arresto di Fricano che non è più il principale sospettato, ma certamente è uno dei possibili assassini.
“Dimitri non è mai stato un pugile – racconta il fratello Alessio Fricano a La Stampa -. Per noi Erika era come una sorella acquisita, non riusciamo a capire cosa sia successo”.
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