La squadra adriatica è da tempo matematicamente retrocessa in Serie B. Il Pescara sta vivendo una retrocessione amarissima fatta anche di pesanti intimidazioni alla dirigenza e soprattutto al presidente.
Non si sono registrati danni ma l’esplosione ha tolto il sonno ai presenti nello stabile. Già nella notte fra il 6 e il 7 febbraio, soggetti vicini alla tifoseria abruzzese non organizzata, avevano dato fuoco a due automobili del massimo dirigente del Pescara Calcio.
La situazione è pesantissima soprattutto per il futuro della squadra che dovrà ripartire il prossimo anno dalla Serie cadetta e con ogni probabilità dovrà trovare nuovi imprenditori disposti ad investire. L’auspicio è che gli autori di questa nuova intimidazione vengano individuati in fretta e assicurati alla giustizia. Queste azioni non fanno certo bene al futuro del club.
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