L’artista ha omaggiato l’opera The Divine Invasion di Philip K. Dick (1981), in cui si immagina una società disarmata e fluida come il mare aperto dentro il quale immergersi e riemergere dando forma ad avvenimenti multiformi.
La mostra propone 50 opere tra le più importanti realizzate dall’artista nel corso della sua carriera dagli anni ‘80 ad oggi. Apre l’opera Quello che avanza (2017), realizzata nei mesi di ricerca nel laboratorio allestito alla Nomas Foundation, che è una prosecuzione dello studio sulla luce e il colore che da sempre caratterizza la poetica di Pirri. Tra le altre opere, Gas (1990), le Squadre plastiche (1987-88), Verso N (2003), La stanza di Penna (1999).
Nato a Cosenza nel 1957 abita e opera a Roma da molti anni. Il suo lavoro spazia tra pittura, scultura, lavori su carta e opere ambientali. Il suo linguaggio evidenzia una continua attenzione allo spazio, alla superficie, al colore, creando dei veri e propri ambienti di luce. La mostra è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, e organizzata in collaborazione con le gallerie Tucci Russo Studio per l’Arte Contemporanea ed Eduardo Secci Contemporary.
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