Io dico no ad un’umanità sempre in guerra

Piccoli e grandi conflitti in ogni angolo del mondo, dalle periferie alle Nazioni più sviluppate. Dal conflitto siriano che da anni insanguina e divide Aleppo e la sua regione. Dalle tensioni sempre vive tra Israele e Palestina. I conflitti nel continente nero, vere e proprie e barbare guerre etniche. Ai conflitti in Russia e Cina. Forse meno noti ma altrettanto sanguinosi. Territori e Popoli che sono in guerra per avere la supremazia.

Fino alla guerra globale del terrorismo di matrice islamica che colpisce indiscriminatamente tra la folla da Berlino a Nizza sino alle località pià remote dell’estremo Oriente.

La guerra. Quella di mafia che sconvolge le nostre strade. La guerra che si combatte ogni giorno sotto i nostri occhi. “Io dico no“. Lo dicono in tanti. Canta così Leon, musicista di Imola, bassista e compositore.

Leonardo Andalò

Leon ama scrivere canzoni. Al momento non è prodotto da alcuna casa discografica. Leonardo Andalò canta contro la guerra: “Io dico no”. Una canzone che “vuole mettere in luce i controsensi della globalizzazione moderna, dell’omertà sociale, dell’egoismo, della ricchezza smodata e della ricerca metodica del successo economico, il video riprende le conseguenze di tali azioni” scrive l’autore nella presentazione del video postato su Youtube.

https://www.youtube.com/watch?v=aIgGWX7u1sE

“mentre il mondo sta impazzendo mentre cadono le bombe troppe vittime innocenti di una guerra senza regole

la tv che manda i video di youtube è uno show di sangue e numeri interrotto solamente dalla pubblicità io dico no e non posso cedere io devo resistere a questa vita finta fatta di cartone che pensa solo a fare i soldi e che si gira per non vedere chi non ha denaro non ha potere e non ha avuto mai ragione ma prima o poi le cose cambiano”.

C’è una voglia di essere protagonisti per la pace. Di non arrendersi di fronte alla guerra. Nonostante le tentazioni populistiche che pervadono l’Europa dall’Ungheria alla Gran Bretagna per arrivare alla nuova America di Donald Trump che chiude le sue frontiere ai musulmani e inasprisce le tensioni sociali.

La globalizzazione. Una grande opportunità ed un mostro. Due facce della stessa medaglia. Una sfida da vincere con la pace come replica con forza Papa Francesco il cui “grido” è condivisibile sia dai cristiani che dai fedeli di altre religioni o dagli atei. Contro la guerra serve la pace e la coscienza di ciascuno di noi. Non si può continuare a posare lo sguardo altrove. La guerra non è fuori dalle nostre porte. E’ una piaga da debellare per tutta l’umanità: #iodicono.

Redazione

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