Il Sol Levante registra per il settimo mese di fila il calo dell’inflazione. Il premier Shinzo Abe e Boj manifestano ancora grandi difficoltà nel riuscire a rilanciare la crescita del Giappone.
L’indice dei prezzi al consumo, nel mese di settembre, escluso il cibo fresco e le componenti più volatili, è sceso dello 0,5%. Va avanti il declino delle spese delle famiglie, pari al 2,1%. La crisi dei consumi è indice di una “stagnazione” allarmante non solo per Tokyo ma per l’economia mondiale nel suo complesso.
Dopo questi recenti dati, la Banca Centrale Giapponese potrebbe rivedere, causa forza maggiore, le proiezioni sul proprio obiettivo di un’inflazione “salutare” al 2%.
Il Governo deve ancora una volta rivedere la sua politica economica per provare a dare una scossa al Paese. I giapponesi produttivi e felici sono un lontano ricordo. Shinzo Abe non ha più tempo da perdere e deve puntare ad una svolta entro gli inizi del 2017.
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