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Juve, tegola per Allegri fuori per un mese Dybala

Lesione di primo-secondo grado ai flessori della coscia destra accusata contro il Milan. Un mese senza Dybala per la Vecchia Signora. Uno stop pesante soprattutto in un momento in cui il giocatore era in ottima forma. L’infermeria si allunga in casa Juventus dove anche Pjaca è out per 10 giorni e Mandzukic deve riprendere i ritmi di gioco essendo appena rientrato.

Max Allegri deve rivedere la Juve

Il gioiellino Dybala, appena entrato nella lista dei candidati per il Pallone d’Oro, è stato praticamente sempre titolare. Sarà costretto a mancare l’appuntamento contro il Napoli in campionato e in Champions contro il Lione. Dybala rappresenta, nonostante la sua giovane età, una colonna al pari di Marchisio a centrocampo e Bonucci in difesa. Prendere il suo posto non sarà facile. Qualcuno dovrà farlo già mercoledì contro la Samp (usa il Comparatore Bookmaker per vedere le scommesse sul risultato della gara).

Mandzukic in coppia con Higuain

Allegri dovrebbe schierare Mandzukic insieme ad Higuain, una formula già vista contro Palermo e Inter ma che non ha affatto dato i risultati sperarti. Spazi ampi per Cuadrado, scelto dal mister per dare il cambio a Dybala a San Siro. Il colombiano offre dribbling e imprevedibilità. Con il ritorno di Marchisio e Pjaca si apre come scenario il 4-3-3 o il rombo ma anche altre disposizioni con 2 o 3 trequartisti alle spalle di Higuain unica punta.

Juventus schiantata a San Siro

I bianconeri rimangono i battistrada e sono stati penalizzati da una svista arbitrale. La Juventus gioca male, non è mai stata del tutto convincente e non sfrutta al meglio giocatori come Higuain e Pjanic. La manovra dipende troppo da Dybala, che ora sarà assente fino alla prossima sosta per le Nazionali. Dani Alves non sembra in grado di essere efficace se deve coprire tutta la fascia mentre Pjaca si è fermato nel momento meno opportuno.

Continui cambi di modulo

Allegri rimescola troppo le carte, cambia con troppa frequenza il modulo. Il tecnico dovrebbe lavorare di più su difesa a quattro, pressing. Questa squadra al momento rischia di non centrare gli obiettivi stagionali minimi. Forse lo scudetto lo vincerà comunque. Non già per suoi meriti effettivi quanto per l’inferiorità tecnica delle altre squadre in lotta per il titolo. Ma in Europa la musica è differente. La concorrenza è agguerrita. Arrivare tra le prime 8 o 4 (come chiedono a Torino) allo stato attuale sembra davvero un miraggio a meno che questa Juve non si metta in discussione e torni sul mercato di gennaio con correttivi di peso che integrino la rosa senza stravolgerla.

Redazione

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