Ci vorrà più tempo del previsto ma l’uscita dall’Unione Europea rappresenta un processo irreversibile per la Gran Bretagna. Non si svolgerà, infatti, nessun secondo referendum sulla Brexit.
A precisarlo è il Premier Theresa May a margine di un incontro bilaterale con il presidente USA Barack Obama in occasione del G20 di Hangzhou.
Gli Stati Uniti continuano a fare pressing su Londra affinché torni sui suoi passi ma la Gran Bretagna ha prenotato un biglietto di sola andata. Del resto gli inglesi non si sono mai sentiti veramente “europei”. Hanno mantenuto la sterlina senza entrare nell’euro. Hanno sempre marcato le distanze rispetto a Berlino e Parigi.
Il Governo May ha una priorità: immaginare quali possano essere in fuuro le sue relazioni commerciali con i vicini europei. Relazioni imprescindibili e di buon vicinato. Ma pur sempre relazioni da ridisegnare preferibilmente in una posizione dominante. Ecco perché Londra prende tempo sulla Brexit. Per far passare la tempesta finanziaria e poter ridisegnare le relazioni con l’Ue quanto meno alla pari.
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