Sono 19812 i detenuti che devono scontare una pena residua inferiore ai 3 anni e dunque potrebbero accedere alle misure alternative. E’ quanto emerge dal rapporto dell’associazione Antigone
Secondo il rapporto sulle carceri italiane, illustrato oggi a Roma, il 56,2% dei detenuti condannati in via definitiva deve scontare una pena breve facilmente sostituibile con una misura diversa dal carcere.
L’associazione nel suo rapporto ha “fotografato” la situazione delle carceri italiane, le condizioni di vita dei detenuti e i disagi lavorativi per il personale penitenziario.
Nonostante siano stati apportati diversi correttivi al sistema giudiziario, il sovraffollamento carcerario è un problema contingente al pari delle carenze nell’organico. In Parlamento a più riprese si è affrontato il tema delle depenalizzazioni e di provvedimenti di clemenza (amnistia o indulto) ma tutto si è arenato. Serve uno scatto in questa direzione per una riforma della pena prima ancora che del sistema giudiziario.
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