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Venafro, infermiera di Presenzano avvelena Celestino Valentino il padre di una collega

Quando la donna ha saputo che la sua collega sarebbe rimasta all’ospedale di Venafro, ha deciso di fargliela pagare e ha ucciso suo padre. Il desiderio di vendetta ha spinto l’infermiera indagata con l’accusa di avere avvelenato Celestino Valentino, l’anziano ricoverato all’ospedale “Santissimo Rosario” di Venafro per un ictus e morto per avere ingerito un liquido di natura acida, di quelli usati per le tubature dei lavandini. Era stato proprio il padre, anziano e malato, a evitare alla figlia, infermiera, il trasferimento. La donna era indicata come assistente del genitore in base alla legge 104. Per l’altra infermiera era arrivato il decreto. Quindi ha dato da bere della soda caustica all’uomo. L’ha punita facendo ingerire dell’acido all’anziano, mentre era ricoverato per un ictus in quell’ospedale che lei, a breve, avrebbe dovuto lasciare per prendere servizio altrove. Sarebbe questo il movente dell’omicidio di Celestino Valentino, l’uomo di Pratella, comune del Casertano ai confini con il Molise, morto il 25 giugno scorso, dopo due giorni di agonia.

Si indaga per omicidio volontario e “le indagini sono ormai concentrate su una pista precisa”, come ha dichiarato il procuratore capo di Isernia, Paolo Albano, che coordina l’inchiesta. Il lavoro dei pm molisani continua nel massimo riserbo, tuttavia trapela che tutti i sospetti stanno convergendo su un’infermiera di circa quarant’anni, originaria di Presenzano. Sarebbe lei il “killer” in corsia, avrebbe avvelenato l’anziano per far dispetto a sua figlia. Le condizioni di Celestino erano già molto gravi quando è arrivato a Venafro, alcune settimane fa. L’aveva colpito un ictus e stentava a riprendersi ma era forte. L’anziano ha combattuto nel suo letto d’ospedale.

Celestino Valentino è stato assassinato, ormai non ci sono più dubbi. I primi sospetti dei medici, poi quelli dei familiari, hanno preso forma, da ciò che è emerso dalle indagini avviate ancor prima del decesso. Celestino non è morto per i postumi dell’ictus ma di una vendetta.

Redazione

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